5.0
- Band: CLOUDSCAPE
- Durata: 01:06:58
- Disponibile dal: 18/08/2008
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“Global Drama” altro non è che il terzo lavoro degli svedesi Cloudscape, che tre anni fa avevano colpito tutti in modo decisamente positivo, ma che tuttavia con il secondo lavoro non erano in alcun modo riusciti ad avvicinarsi a tale prorompente freschezza. La band capitanata da Mike Andersson sembra aver perso lo smalto, ed oggi si limita ad eseguire un compito fatto di metal oscuro, dalle tinte progressive, che nulla aggiunge e nulla toglie a quanto proposto da qualche migliaio di band del settore. Le melodie di una volta, semplici ed efficaci, lasciano spazio alle tipiche ‘elucubrazioni onanistiche’ tanto care ai fan più intransigenti del genere, ed ecco che in un attimo l’entusiasmo scende sotto le scarpe. Le chitarre si sono fatte più aggressive, disegnando soluzioni ritmiche secondo i canoni, tanto che l’opener “Mind Diary”, grazie a questa irruenza compositiva, già palesa tutto ciò che andrà a comporre l’album. Per i restanti undici pezzi ci renderemo conto di quanto la formuletta vincente da quattro soldi sia ripetuta all’inverosimile, con il risultato di generare nel povero ascoltatore nient’altro che una infinita serie di sbadigli. La performance della band, come spesso avviene, è sempre ottima, così come la produzione. Insomma, il solito prodotto ben confezionato ma totalmente privo di anima. In definitiva, eccetto l’opener, la contaminata “Static” e la cinematografica “Fragile”, tre gioielli degni di esser chiamati tali, questo “Global Drama” se ne va così come è arrivato, lasciandoci solo l’amarezza di assistere al declino di una band così giovane, così promettente, schiacciata sotto il suo stesso peso.