8.0
- Band: CLUTCH
- Durata: 03:30:31
- Disponibile dal: 28/05/2021
- Etichetta:
- Cherry Red Records
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Interessante la linea scelta per questa antologia in quattro dischi edita da Cherry Red, un’etichetta che si è creata negli anni una meritata fama per le sue (ragionate) ristampe.
Potremmo definire “Songs Of Much Gravity” il perfetto punto di partenza per riascoltare e approfondire la conoscenza dei Clutch prima che fossero i Clutch, prima cioè che la band del Maryland entrasse a pieno titolo nel novero degli alfieri dell’hard rock sporcato di grasso di motore e di sonorità stoner, per quanto alla portata di un pubblico più vasto. “Transnational Speedway League” e “Clutch”, dischi datati rispettivamente 1993 e 1995 e di non facile reperimento (altra nota di merito di questa ristampa), ci mostrano una band che assorbiva a 360° le proposte musicali del tempo, provando senza timori a trovare una propria direzione. Punk, grunge, alternative e pulsioni hardcore à la Corrosion Of Conformity si alternano e cercano di trovare un loro equilibrio tra le tracce di questi primi due dischi, comunque godibilissimi, che mostrano già l’ottima intesa tra i membri della band e la versatilità vocale di Neil Fallon, capace di muoversi tra momenti abrasivi degni degli Helmet, ritornelli catchy e linee vocali più schizoidi con naturalezza: non a caso resta tutt’oggi una delle voci più apprezzabili e tra i frontman live più coinvolgenti della scena. In questa sorta di esegesi si compie poi un piccolo salto temporale, ed è il turno di “Pure Rock Fury”, il disco che segna il passaggio su Atlantic Records e il vero balzo in avanti per i Clutch. Ospiti di eccezione come Wino e Leslie West arricchiscono la proposta e aiutano a mettere in mostra le radici musicali scelte come definitive riferimenti; è la fase del salto di qualità e notorietà, ben testimoniata da canzoni come “Immortal”, che godette infatti di numerosi passaggi in radio e scritta in collaborazione proprio con West come rivisitazione della sua “Baby I’m Down”. Ed è anche il disco che conferma un approccio sempre più scanzonato e vincente. A chiudere il corposo ascolto troviamo il disco che dà il nome alla raccolta e ripreso da un EP del 1995; di quell’uscita viene ripresa la sola versione edit di “Tight Like That”, aggiungendo però altre sei non album track, che faranno la gioia dei fan più completisti.
Il packaging è abbastanza spartano ma completo: i cd vengono proposti in cardbox, ma sono presenti i libretti dei tre full-length ‘ufficiali’, il tutto racchiuso in un gradevole glossy box e a un prezzo contenuto. Perfetto, insomma, per grandi e piccini fan della band.