7.5
- Band: CODE ORANGE
- Durata: 00:27:07
- Disponibile dal: 20/11/2012
- Etichetta:
- Deathwish Inc.
- Distributore: Andromeda
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Strano disco, questo debut dei Code Orange Kids, il quale sta ottenendo anche un certo riscontro nel circuito punk hardcore e fra i seguaci del culto Deathwish Inc.. In realtà, ascoltato la prima volta, assume l’aspetto di un’insalata fin troppo condita di suoni – e voci – di varia ed eventuale provenienza: disorienta, appare privo di una direzione precisa, fondato quasi esclusivamente sul gusto, fin troppo sfacciatamente esplicitato, di mescolare varie suggestioni per “vedere l’effetto che fa”. Tuttavia, sulla lunga distanza, “Love Is Love // Return To Dust” finisce per convincere, almeno tanto quanto nell’immediato aveva spiazzato. Forse anche perché, in fondo, il disco è così impulsivo, spontaneo e giovanile da far passare in secondo piano quasi ogni elucubrazione o analisi approfondita; l’impatto è tanto, il materiale è suonato e prodotto alla grande e l’attitudine menefreghista dei Nostri genera presto simpatia. I Code Orange Kids, quattro teenager statunitensi appena usciti dalle scuole superiori ma con già alle spalle centinaia di date live negli USA e in Europa, mettono insieme dieci brani all’insegna di un hardcore verace e nervoso, che va a mescolarsi spesso e volentieri con velleità sludge, un pizzico di “post” e persino un vago profumo shoegaze. Il quartetto parte da una base ora riconducibile ai Converge, ora agli American Nightmare, ma via via, col passare dei secondi, non ignora praticamente nulla, inglobando le influenze più disparate in un grosso calderone hardcore/metal/quellochevipare dove ogni brano finisce per fondersi con il successivo, dando vita a un flusso di suoni, rumori e urla (ogni membro della band contribuisce dietro al microfono) dal quale ci si può facilmente lasciare avvolgere, a patto che si eviti di porsi troppo domande. Dopo tutto, le singole parti risultano ispirate e spumeggianti e la performance strumentale e vocale è grintosissima, soprattutto all’altezza delle poderose “Flowermouth (The Leech)” e “Nothing (The Rat)”- tracce che, non a caso, risultano tra le più coerenti del lotto. A tratti i ragazzi ricordano i Pulling Teeth, in altri i Loma Prieta… a ben vedere, l’intero roster Deathwish viene omaggiato da Reba Meyers e compagni, visto che in “Love Is Love…” si bada all’impatto tanto quanto all’atmosfera. L’espressione è abusata, ma ce n’è davvero per tutti i gusti (estremi) in questa mezzoretta di musica ed è difficile non scovare almeno uno spunto in grado di incuriosirci o persino di farci esaltare sin dal primo ascolto. Per ora, lungi da noi definirli innovativi, ma c’è qualcosa di davvero affascinante nei Code Orange Kids e sarà nostra premura tenerli d’occhio nei tempi a venire.