8.0
- Band: COFFE SHOWER
- Durata: 00:39:30
- Disponibile dal: /03/2011
- Etichetta:
- Indelirium Records
- Distributore: Andromeda
A 12 anni di distanza dalla loro formazione arrivano finalmente all’esordio gli aquilani Coffe Shower, saliti agli onori delle cronache punk rock nel 2004 per uno split con i Dependent all’inizio e testimoni, loro malgrado, delle tristi vicende che hanno colpito il capoluogo abruzzese. Un’attesa tanto lunga e travagliata è stata però ripagata nel modo migliore da “Kicking A Medicine Ball” (titolo geniale), album che colpisce per la sua naturale commistione di hardcore melodico ed emocore, in un insieme sorprendetemente fresco e maturo a dispetto dalla stasi in cui versano i principali esponenti dei due generi e dalla giovane età discografica dei nostri. Segnati dalle cicatrici del terremoto ma al tempo stesso portavoci di un messaggio di speranza, i quattro hanno fatto germogliare sulle macerie del terremoto un disco semplicemente perfetto, in cui la frustrazione provata a prendere a calci una palla medica si sente dall’opener “Confessions On The Suicide Bridge” fino alla conclusiva “Fight The Fire”, ma al tempo stesso è come se la rabbia impressa nel calcio facesse volare quella stessa palla lontano; esattamente come “Kicking A Medicine Ball” si fa portavoce di una città colpita a fondo ma pronta a rialzare la testa sulle note dei Coffe Shower, il cui monicker promette adrenalina che puntualmente si materializza in ogni traccia del platter. Eccezion fatta per la cover di “Maniac”, resa in maniera impeccabile anche se un po’ fuori contesto con l’atmosfera dell’album, inutile nominare i singoli episodi di una tracklist che merita di essere sviscerata da cima a fondo. Onore alla Indelirium Records per aver dato loro voce: quanto a voi, se amate il genere sapete già cosa fare.