COFFINS – Beyond the Circular Demise

Pubblicato il 19/09/2019 da
voto
7.5
  • Band: COFFINS
  • Durata: 00:43:01
  • Disponibile dal: 20/09/2019
  • Etichetta:
  • Relapse Records
  • Distributore: Audioglobe

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Una delle migliori qualità dei Coffins è di sapere sempre utilizzare al meglio gli ingredienti a propria disposizione. Il gruppo è consapevole dei propri pregi e anche e soprattutto dei propri limiti, e non fa niente per uscire da quella zona di comfort che puntualmente gli permette di risultare apprezzabile. I nipponici, inoltre, non forzano mai i tempi sul fronte full-length: il precedente “The Fleshland” risale a ben sei anni fa, segno che questo nuovo “Beyond the Circular Demise” ha goduto di una gestazione attenta, che ha portato al confezionamento di una tracklist fluida e gradevole. Quando non si è una band costantemente in movimento e interessata a proporre marcate variazioni sul tema, è importante prendersi del tempo per comporre. Evidentemente, i Coffins questo lo sanno bene e la loro nuova prova sulla lunga distanza ce li ripresenta con la giusta verve e ispirazione, arroccati sul loro consueto wall of sound a metà strada fra Autopsy, Celtic Frost, Grave e Winter. Le influenze sono sempre palesi, ma il quartetto di Tokyo sa appunto come manipolarle senza scadere nel plagio bello e buono. Anche a livello strutturale, vi è una chiara volontà di non eccedere con l’ignoranza: il disco si compone di canzoni compiute e rotonde, dai cambi di tempo puntuali e dalle strutture mai troppo ripetitive. Il pregio di “Beyond…” è difatti il sapere rimanere pienamente nel perimetro disegnato evitando al contempo di annoiare con un lotto di brani identici gli uni agli altri. L’approccio radicato in un death metal groovy e massiccio non consente significativi guizzi creativi, però all’interno dell’opera troviamo sia l’episodio diretto e selvaggio (“Terminate By Own Prophecy”), sia il midtempo contagioso (“Impuritious Minds”), sia l’apertura più ragionata ed evocativa (“Gateways to Dystopia”). Anche a questo giro, insomma, Uchino e compagni riescono sapientemente a portare a casa la cosiddetta pagnotta, proponendoci un album che mette insieme senza strafare tutti i loro classici punti di forza. Difficile non volere loro bene.

TRACKLIST

  1. Terminate by own Prophecy
  2. The Tranquil End
  3. Forgotten Cemetery
  4. Impuritious Minds
  5. Hour of Execution
  6. Insane
  7. Birth Postmortem
  8. Gateway to Dystopia
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