8.0
- Band: COLDWORLD
- Durata: 00:52:39
- Disponibile dal: 15/07/2016
- Etichetta:
- Cold Dimensions
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“Autumn” è il lungamente atteso ritorno sulle scene della one man band tedesca. Il debutto su full-length “Melancholie2” è una piccola gemma di depressive black metal dalle forti tinte ambient e sporadici inserimenti elettronici, con un sound influenzato dall’opera di Burzum e vicino a gruppi quali Paysage D’Hiver e Xasthur, ma comunque molto personale e capace di comunicare la solitudine di un lungo inverno ghiacciato. Da allora qualcosa è cambiato – e non avrebbe potuto essere diversamente, considerando che ben otto anni separano i due lavori – si capisce già dall’opener “Scars”: è soprattutto una questione di sfumature leggermente più calde, complice un uso meno secco e marziale della drum machine e una produzione meno cruda e sporca. Ma c’è anche un altro aspetto nuovo, ed è la tendenza verso il post-black metal, pennellate che vanno anch’esse in direzione di un disgelo. La lunga “Womb Of Emptiness” alterna momenti sognanti e delicati – le strofe cantate con voce pulita ricordano il depressive rock dei Katatonia dell’ultimo corso – con altri propriamente atmospheric black metal. E se possiamo dire che il mood del disco è più autunnale e dolente che glaciale e senza pietà, la voce di Georg Börner ci ricorda che la serenità rimane però qualcosa di lontano, quasi estraneo. “Autumn Shade” continua sulle precedenti coordinate, ma qui non c’è traccia di scream vocals, solo voce pulita, un’altra rilevante novità rispetto al passato. Una breve strumentale – violino e chitarra pulita – ci introduce ad un cambiamento di atmosfera, che nei due pezzi successivi incupisce e si fa più classicamente black metal. In particolare “Nightfall” – cadenzata e impreziosita da cori dal sapore pagano – esplicita l’aura di epicità che altrove rimane in secondo piano. In chiusura troviamo un altro brano strumentale ,“Escape II”, che pur facendo riferimento all’ultima traccia del disco precedente (“Escape”), se ne discosta risultando più tradizionale. “Autumn” è un lavoro maturo e ispirato, che ha in sé il grande pregio di proporre composizioni varie ed intense, che innovano rispetto al passato senza per questo rinnegarlo o stravolgerlo. Un’anticipazione dei paesaggi romantici e decadenti che ci attendono a breve, una volta archiviata l’estate.