COLDWORLD – Isolation

Pubblicato il 27/09/2022 da
voto
7.5
  • Band: COLDWORLD
  • Durata: 00:43:29
  • Disponibile dal: 30/09/2022
  • Etichetta:
  • Eisenwald Tonschmiede

Spotify:

Apple Music:

È un gradito ritorno quello di Georg Börner, testa, cuore e braccio armato del progetto ColdWorld, di cui abbiamo fatto la conoscenza con “Autumn”, altro disco che ci era piaciuto non poco. Il musicista tedesco prosegue lungo il sentiero oscuro che ben conosciamo, lastricato di pietre aguzze ma ben saldo nel terreno del depressive black metal/black atmosferico. Se all’uscita il suo predecessore ci aveva fatto piombare nella fredda malinconia autunnale – pur trovandoci all’epoca in piena estate – questo “Isolation” (che non ha nulla a che spartire con l’iconico brano dei Joy Division), si rivela persino più cupo, perfettamente in linea le mutate condizioni climatiche e l’ingresso nella ‘stagione della strega’. Ma c’è di più: il titolo dell’album non è casuale, come ci confermano le note dell’etichetta e la stessa “Soundtrack To Isolation”, che segue l’intro strumentale “Leere”, facendoci entrare nel vivo di questo lavoro, scritto durante i mesi di lockdown, e pesantemente influenzato da difficoltà, solitudine e perenne incertezza che tutti abbiamo sperimentato. Un brano che ha modo di crescere in intensità lungo gli otto minuti che lo compongono, lunga cavalcata romantica nella quale gli elementi melodici (un accenno di archi, tocchi acustici e l’eco di una linea vocale pulita) sono sapientemente dosati per caratterizzare e dare spessore al pezzo. La scrittura di Börner risulta estremamente elegante, capace di non scadere nell’effetto ‘cheesy’ che è potenzialmente dietro l’angolo quando si maneggia questo tipo di materiale.
Se “Walz” è un brano più breve ed energico, benché sempre sempre pervaso da elementi ambient e con un vago sentore di Katatonia del ‘periodo di mezzo’, autentici accenti doom-death sono perfettamente riconoscibili nella successiva “We Are Doomed” (appunto), che ci riporta al romanticismo decadente inglese dei My Dying Bride. Torniamo su binari più ‘canonici’, ma sempre attigui ad una certa scuola di doom più atmosferico e malinconico con “Wound” – uno dei momenti migliori di questo lavoro – fredda e sognante, imperniata su un riff semplice quanto penetrante.
La chiusura è affidata a due pezzi più sperimentali, seppur sempre pienamente coerenti con l’immaginario sonoro creato dal polistrumentista teutonico: “Isolation Stagnation” e “Hymnus”, il primo interamente strumentale, puro ambient ‘aperto’ ed ipnotico, il secondo più strutturato e ritmato, commistione tra black metal melodico e suggestioni ambient. Onestamente questa ‘coda’ poco aggiunge al cuore pulsante del disco, che si sarebbe potuto tranquillamente concludere con la già citata “Wound”. Niente di grave, si perde però qualcosa in termini di incisività, ma nonostante la piccola pecca i tre quarti iniziali di questo terzo capitolo targato ColdWorld restano comunque di gran lunga sopra la media delle uscite recenti: “Isolation” è un’opera ben scritta, varia nel declinare emozioni oscure attraverso trame stilistiche diverse (anche se contigue), mantenendo sempre intatto il trademark del progetto.
Un plauso alla Eisenwald, che ha ripescato anche il ruvido mini di debutto “TheStarsAreDeadNow”, rimasterizzato e ristampato con l’aggiunta di un paio di tracce.
Ascolto (e magari acquisto) consigliato.

TRACKLIST

  1. Leere
  2. Soundtrack To Isolation
  3. Walz
  4. We Are Doomed
  5. Five
  6. Wound
  7. Isolation Stagnation
  8. Hymnus
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.