COMANDO PRAETORIO – Sovvertire La Tirannia Della Luce

Pubblicato il 10/05/2022 da
voto
7.0

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Dopo un debutto su lunga distanza che aveva stupito e lasciato il segno, il gruppo piemontese dei Comando Praetorio ritorna a tre anni di distanza con un EP criptico e molto introspettivo, che potrebbe fungere da ponte ad un futuro musicale leggermente diverso. Due sole sono le canzoni presenti, entrambe sopra i dieci minuti di durata, legate sì da un filo conduttore ma anche sufficientemente differenti per far emergere tutto ciò che il gruppo alessandrino ha voluto metterci dentro. È sempre giusto tenere in considerazione come l’artista dipinge la propria opera artistica e quali sono i contenuti inseriti dalla band, ma in fin dei conti ogni ascoltatore interpreta personalmente il messaggio della band, perchè le emozioni giocano sempre un ruolo importante. Il sentore emanato da questo “Sovvertire La Tirannia Della Luce” è di fatto parecchio diverso dal mondo arcaico costruito a regola d’arte sul primo full-length. Stavolta si respira un’atmosfera infernale, anzi in verità non si respira affatto perchè il feeling è terribilmente soffocante e sulfureo: con “Dell’Oblio L’Ombra Siderea”, ad esempio, si viene letteralmente trascinati nel più buio dei gironi infernali danteschi. Il cuore musicale dei Comando Praetorio è assolutamente black metal, ma l’oppressione sviscerata su questo brano riporta alla mente i finnici Shape Of Despair degli esordi. Le tastiere danno senza dubbio una dimensione mistica al baratro che si apre sotto ai vostri piedi e che trascina l’anima negli abissi più neri: la produzione è avvolgente e perfetta per la musica proposta in questi due brani. Si potrebbero recuperare persino un paio di elementi presi a prestito dai Mayhem più criptici e dai vecchi Shining, ma la band nostrana ha il pregio di avere un’impronta personale piuttosto marcata e di non aver bisogno di paragoni ingombranti. Davvero interessante è la struttura del brano anche grazie a degli arpeggi ossessivi, tranne uno più arioso che per un istante ricorda l’uso che ne facevano i Borknagar in “The Archaic Course”, ovvero quello di un vero e proprio atto premonitore di una tempesta sonora in arrivo. Buona, tra le altre cose, anche la prestazione del duo ritmico della band, vero motore e cuore pulsante di questo EP. L’altro brano di questa breve, ma intensa release è “Ritorna Il Buio Dell’Origine Uranica” di sicuro più dinamico, ma forse per questo motivo paradossalmente meno interessante, nel senso che qui la catarsi con le pene sofferte dall’animo viene un po’ meno a causa di una musica che distoglie i sentimenti dell’ascoltatore dalla sofferenza e dal buio avvolgente. In definitiva il gruppo convince anche stavolta ed insinua un dubbio nelle nostre menti ancora sconvolte: il futuro stilistico ripartirà da qui oppure riemergeranno con forza gli elementi stilistici del primo full-length album? Staremo volentieri a vedere…

TRACKLIST

  1. Dell’Oblio L’Ombra Siderea
  2. Ritorna Il Buio Dell’Origine Uranica
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