6.0
- Band: COMATOSE VIGIL
- Durata: 00:36:49
- Disponibile dal: //2008
- Etichetta:
- Solitude Prod.
Non sapremmo davvero come giudicare un lavoro come “Narcosis” dei russi Comatose Vigil. Questo infatti è una sorta di lungo EP contenente la stessa canzone riproposta due volte, una con il cantato in inglese ed una con il cantato in russo. A completamento di tutto ciò troviamo una sorta di bonus track non accreditata che ci pare essere “Tears Of Time”, cover dei Crematory. Iniziamo col dire che i Comatose Vigil sono in tre e che l’album esce sul mercato sotto l’egida della Solitude Productions. Le due tracce sono tra loro praticamente indistinguibili, dato che il growl di Vragomor è talmente profondo da non consentire una netta differenziazione tra l’idioma natio e quello inglese. “Narcosis” è una lunga traccia di circa quindici minuti, stilisticamente inseribile in ambito funeral doom, anche se al suo interno vi sono delle divagazioni melodiche piuttosto accentuate che la rendono maggiormente fruibile della media delle composizioni di questo tipo. Nonostante una band che proponga una sola canzone sia virtualmente non giudicabile, non possiamo esimerci dal dire che quel poco che fanno i Comatose Vigil lo fanno molto bene. Infatti i nostri sciorinano una performance ottima, dando vita a tutta una serie di emozioni in musica, che vanno dalla disperazione più nera fino ad un barlume di luce e di speranza che si intravede in fondo al tunnel. Ovviamente i canoni funeral vengono rispettati quasi in toto, a partire da un sound chitarristico molto saturo che riempie i vuoti ritmici. Grande spazio viene concesso anche alle tastiere di Keyboard Depressant, che sfrutta la sua strumentazione per creare sprazzi di melodia che rendono più fruibile l’ascolto. Forse per i patiti del funeral tout court “Narcosis” è fin troppo “solare”, ma resta il fatto che la band sembra voler aprire le porte ad un pubblico più vasto. Per ciò che concerne “Tears Of Time” (siamo sicuri al 99% che sia lei; in caso contrario chi scrive si prende tutte le responsabilità del caso scusandosi con la band ed i lettori), viene riproposta in maniera piuttosto simile all’originale, seppure con un approccio più lento e controllato per un risultato finale non disprezzabile. Insomma, i Comatose Vigil sono una band interessante, sicuramente da tenere d’occhio, ma una sola canzone, per quanto lunga e complessa, non è assolutamente sufficiente per poter valutare il loro lavoro con compiutezza. Il voto in calce è da intendersi come sinonimo del più classico degli S.V.