7.5
- Band: COMMUNIC
- Durata: 00:56:34
- Disponibile dal: 19/05/2006
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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I Communic anche con questo secondo lavoro, “Waves Of Visual Decay”, si confermano una band da tenere assolutamente sott’occhio. Già con il precedente “Conspirancy In Mind” i ragazzi hanno saputo stupire pubblico e critica con un album che, seppure con qualche ingenuità di troppo, denotava già delle capacità compositive notevoli. Alla prova del nove il trio norvegese sforna un album senza dubbio migliore del suo predecessore, in virtù di un songwriting più maturo ed ispirato e di una fantasia esecutiva davvero pregevole. Come già in passato, i Communic ricordano molto da vicino i Nevermore che, detto per inciso,si possono ormai considerare una delle band più influenti degli ultimi dieci anni in campo heavy metal. Questa eccessiva somiglianza con il gruppo di Warrel Dane è forse l’unico aspetto limitante di un lavoro per altri versi vicino alla perfezione. Ritmiche telluriche, riffing tagliente ed intricato, un gusto per la melodia raffinato e cerebrale,ariose aperture progressive che danno più profondità alle composizioni:questi i maggiori pregi di “Waves Of Visual Decay”. Se a ciò si aggiunge una performance dei singoli eccellente, il quadro è fatto. Il cantante/chitarrista Oddleif Stensland si sobbarca la maggior parte del lavoro, supportato a dovere da una delle sezioni ritmiche più compatte ed affiatate degli ultimi tempi, vale a dire Erik Mortensen al basso eTor Atle Andersen dietro le pelli. Attenzione, però, chè in questo caso la tecnica è messa completamente al servizio del feeling e serve solo a creare pathos intorno alle singole tracce, tutte di qualità superiore alla media. Siete amanti dei Nevermore, dei Control Denied, dei Queensryche, degli Hades o dei Pagan’s Mind? I Communic racchiudono tutte queste band insieme e, se non fosse per l’eccessiva sudditanza psicologica che li frena, oggi saremmo qui a parlare di capolavoro.Comunque questo è un album che potrebbe durare nel tempo, e questo è già un bel risultato per la band. Ottimi.