CONCRETE WINDS – Concrete Winds

Pubblicato il 24/08/2024 da
voto
7.0
  • Band: CONCRETE WINDS
  • Durata: 00:25:01
  • Disponibile dal: 30/08/2024
  • Etichetta:
  • Sepulchral Voice

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Fra le tante giovani formazioni che nell’ultimo decennio si sono affacciate sulle scene rinverdendo i fasti del metal estremo di una volta, i Concrete Winds hanno impiegato davvero poco per distinguersi, adottando un approccio degenerato e parossistico che li ha quasi portati a giocare un campionato a parte.
Nato dalle ceneri dei Vorum, autori di una manciata di pubblicazioni fra il 2009 e il 2015, il duo finlandese ha subito deciso di regredire ad uno stadio primitivo affine a quello di pochissimi altri colleghi (potremmo citare i Necrowretch degli esordi), il quale gli ha permesso di spingersi oltre il concetto di revival anni Ottanta e di esasperare la lezione di Sarcófago, Repulsion, primi Morbid Angel e Blasphemy, fino a trasformarla in una locomotiva scagliata alla massima velocità contro l’Armageddon.
Una proposta che, dall’uscita del debut album “Primitive Force”, si può dire sia rimasta fedele a questa estetica barbara e ‘no compromise’, e che se da un lato ha permesso alla band di guadagnare i favori della nicchia di pubblico più intransigente e borchiata, giunta all’appuntamento del terzo disco senza sostanziali cambi di passo, inizia fisiologicamente a mostrare un po’ la corda. Se si esclude la produzione di Lawrence Mackrory (Bloodbath, Defleshed, Lik), più piena e curata rispetto al passato, “Concrete Winds” segue infatti lo stesso identico copione dei lavori precedenti, con nove brani per neanche mezz’ora di musica scellerata e tiratissima, a sua volta sospesa tra rumorismo e assalti incapaci di staccare il piede dall’acceleratore.
Un flusso stridente e corrosivo che, dall’opener “Permanent Dissonance” alla conclusiva “Pounding Devotion”, non conosce altro verbo al di fuori di quello dell’annientamento, e che per quanto in grado di suscitare un certo fascino – complici lo screaming psicotico di P.J. e la solita, assurda prova di Mikko dietro le pelli – ci fa sorgere qualche dubbio sulla capacità del progetto di andare oltre il concetto di carneficina. D’altronde, l’effetto sorpresa intorno al moniker è ormai svanito, e crediamo che per continuare ad essere rilevanti ci sia bisogno di evolversi o – quantomeno – di inserire qualche variazione nel songwriting, così da non correre il rischio (telefonato) di scadere nella ripetizione e nella monotonia.
In questo senso, gruppi come gli Ascended Dead o i già citati Necrowretch hanno dimostrato come sia possibile mettersi in gioco senza snaturare la propria visione distruttiva e, dal canto nostro, ci auguriamo che i Concrete Winds abbiano la stessa accortezza. Come si suol dire, alcuni giochi funzionano quando durano poco.

 

TRACKLIST

  1. Permanent Dissonance
  2. Virulent Glow
  3. Daylight Amputations
  4. Infernal Repeater
  5. Subterranean Persuasion
  6. Hell Trance
  7. Systematic Distortion
  8. Demented Gospels
  9. Pounding Devotion
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