CONCRETE WINDS – Nerve Butcherer

Pubblicato il 23/11/2021 da
voto
7.5
  • Band: CONCRETE WINDS
  • Durata: 00:26:59
  • Disponibile dal: 26/11/2021
  • Etichetta:
  • Sepulchral Voice

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È con ancora impressa nella mente la carneficina inscenata all’ultimo Kill-Town Death Fest che chi scrive si è approcciato al ritorno discografico dei Concrete Winds, realtà nata dalle ceneri dei mefitici Vorum ed entrata nell’elenco delle band più invasate e parossistiche dello scenario underground death metal grazie all’esordio “Primitive Force” del 2019. Di quell’album – riproposto praticamente per intero al suddetto festival danese – ricordavamo l’indomita e indomabile ferocia, la capacità di scavare tra le pieghe di un suono antico e spudoratamente lo-fi per restituire una visione di metal estremo del tutto degenerata, il ripudio verso qualsiasi tipo di sovraincisione o abbellimento stilistico… e bastano una manciata di secondi di questo “Nerve Butcherer” per accorgersi di come le cose non siano minimamente cambiate nella testa del cantante/chitarrista P.J. (anche nei più quotati Degial) e del batterista Mikko, i quali ripiombano sul mercato con un’opera parimenti barbara e dalle variazioni sul tema minime.
Ci troviamo insomma di fronte ad un nuovo assalto scriteriato e dall’indole teppista lanciato nel nome di Necrovore, Sarcófago, primissimi Morbid Angel e di tutte quelle realtà cresciute nell’alveo del death/thrash e del proto-black metal di fine anni Ottanta; una corsa a perdifiato in cui l’intensità di esecuzione diventa sete di sangue e fame di uccidere, quasi come se la tracklist fosse stata concepita in preda ad un attacco idrofobo. Un approccio talmente ‘no compromise’ da mettere a dura prova anche il death metaller più scafato, lo stesso che può essere rintracciato nelle opere di gente come Necrowretch e Ascended Dead, ma che a conti fatti non smette di irretire in virtù di una scrittura efficientissima a cui piace andare al sodo con la delicatezza di una mazza ferrata, tra piogge di riff basici e assassini e un tappeto ritmico a dir poco penetrante e forsennato.
Rispetto a “Primitive…”, si segnalano giusto una performance vocale meno effettata, dei suoni più pieni e un incremento dei ‘tupa-tupa’ da scuola dell’obbligo ripetuta più volte, ma le differenze finiscono sostanzialmente qui: dalla titletrack posta in apertura alla conclusiva “Astomatous Vomiting”, passando per la ritmata e ignorantissima “Dissolvent Baptism”, la seconda prova in studio del duo finlandese spazza via ogni difesa nel nome di un’estetica, quella dell’extreme metal più diabolico e pestilenziale, da cui essere annichiliti e ridotti a brandelli, senza possibilità di resa. Niente prigionieri, nessuna pietà.

TRACKLIST

  1. Nerve Butcherer
  2. Chromium Jaws
  3. Demonic Truculence
  4. Industrial Mutilation
  5. Noise Trepanation
  6. Intravenous Doctrine
  7. Flaying Internecine
  8. Paroxystic Flagellator
  9. Dissolvent Baptism
  10. Astomatous Vomiting
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