7.0
- Band: CONTINENTS
- Durata: 00.39.51
- Disponibile dal: 22/01/2013
- Etichetta:
- Victory Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
Li avevamo scoperti nel bill del Ghostfest, hardcore festival inglese da tenere d’occhio, ed eccoli tornare in maniera prepotente alla nostra attenzione con “Idle Hands”: i Continents ambiscono ad entrare tra i nomi che contano nell’hardcore del Regno Unito con un debutto intenso e moderno, piazzandosi nel prestigioso roster Victory in mezzo a The Ghost Inside e After The Burial. I suoni sono attualissimi, con una predilezione per accordature super ribassate, corde spessissime e basso che spinge, ma la proposta è molto più grezza e lineare dei colleghi citati, fondata sulla pesantezza dei riff e soprattutto su vocals raspe, incazzate, incredibilmente ben prodotte e senza paura di stare a galla nel mix. L’unica concessione alla melodia, in “Pegasus, Pegasus”, è fatta perdonare da quello che è probabilmente il miglior riff del disco. Proprio il riffing, con le sue dissonanze, la rumoristica e i toni abissali figli di nu metal, si unisce all’assalto hardcore definendo le dodici tracce e garantendo il risultato finale. Forse non hanno lo swag degli Emmure, ma non fatevi ingannare dalla cover pretenziosa: qui c’è solo tanta ignoranza made in UK. Trainati dal singolo “Trials” che sta spopolando sui social, i Continents hanno un razzo incollato al culo della loro reputazione e, quello che più conta, un solido debutto su cui contare.