CONTRARIAN – Sage of Shekhinah

Pubblicato il 07/03/2023 da
voto
7.5
  • Band: CONTRARIAN
  • Durata: 00:33:18
  • Disponibile dal: 17/03/2023
  • Etichetta:
  • Willowtip Records

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Sebbene in un decennio di carriera non siano mai riusciti a spingersi oltre i confini dell’underground a stelle e strisce, raccogliendo molto meno rispetto a quanto seminato con i loro dischi, i Contrarian possono essere legittimamente considerati una piccola grande certezza del filone techno-death contemporaneo. Forse, si fosse affacciato sulle scene qualche anno prima, nel pieno del ‘boom’ di gente come Decrepit Birth, Severed Savior e The Faceless, il gruppo di Rochester avrebbe avuto altra fortuna, ma si tratta chiaramente di un discorso che lascia il tempo che trova, sul quale è inutile tergiversare troppo.
La scarsa riconoscenza da parte del pubblico e della critica non cambia infatti la sostanza del percorso artistico avviato da “Polemic” nel 2015, e che il qui presente “Sage of Shekhinah” – in uscita ancora una volta per Willowtip – porta al suo apice espressivo in una mezz’oretta di musica dalle coordinate chiare, definite, riconducibili in tutto e per tutto ai maestri del genere, ma da cui emerge anche una sensibilità meglio caratterizzata; una tensione emotiva che sembra estendere lo sguardo oltre i soliti costrutti, evocando immagini eteree e atmosfere passionali sull’onda di una tecnica messa sempre al servizio della narrazione.
Bastano i cinque minuti della titletrack, con il loro intro a base di trame di bouzouki dal forte sapore mediorientale, per capire come, nel 2023, la band guidata dal chitarrista Jim Tasikas non prenda in considerazione l’ipotesi di una proposta che ne possa limitare il cuore e i sentimenti, o che si adagi su un classico tributo a Death, Cynic e Atheist.
Ognuno degli strumenti gioca praticamente un campionato a parte, lanciandosi in evoluzioni soliste di rara eleganza e complessità (sentite le linee di basso!), eppure – complice una vena melodica audace e rifinita – l’intersecarsi delle suddette trame confluisce sempre in un flusso coeso, ingegnoso e spontaneo, in cui impatto e ricercatezza vanno di pari passo dall’inizio alla fine della tracklist. Non si segue mai una vera e propria forma canzone, ciononostante i brani finiscono lo stesso per farsi ricordare dopo poco, centrando in più di un’occasione dei passaggi clamorosi che trasmettono un senso di pathos tangibile e per nulla artificioso, specie quando le filigrane si assottigliano lasciando emergere l’afflato puramente atmosferico del quintetto.
Laddove molti altri colleghi, anche più noti (Obscura?), non riescono a risparmiarsi uno sfarzo talvolta estenuante, i Contrarian odierni badano al sodo, mettono davanti a tutto i sentimenti e grazie a questi accorgimenti – cui si aggiunge lo screaming ‘rettiliano’ del nuovo frontman Jakob Sin – danno alle stampe il loro album più maturo e appassionante. Non sottovalutateli.

TRACKLIST

  1. Sage of Shekhinah
  2. In Gehenna
  3. Ibn al Rawandi
  4. The Guide for the Perplexed
  5. Zabur of Satfiyah al Shamal
  6. Apollonius of Tyana
  7. A Madman from Island Patmos
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