6.0
- Band: CONVERGE
- Durata: 6:55
- Disponibile dal: 29/06/2018
- Etichetta:
- Deathwish Inc.
- Epitaph
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I obstoniani sono in uno stato di forma produttiva – sonora, più che compositiva – in cui è ben difficile che riescano a sfornare del materiale che non si imprima subito come una bordata d’effetto consolidato. Vero è altresì che i livelli compositivi sono pian piano calati in favore di un approccio tutto dettato sul carattere della produzione, più che su un discorso di specifico inseguimento di un nuovo ‘canone’ per la band. Il caso dell’EP “Beautiful Ruin” è perfettamente in linea con quello che “The Dusk In Us” aveva presentato come evoluzione del post-hardcore di Ballou e soci. Certo è che quattro pezzi, della durata complessiva di sette minuti, non sono quel materiale capace di sancire nulla di così rivoluzionario o necessario, ciononostante nei quattro pezzi presentati, soprattutto in “Churches And Jails” e “Melancholia” appare una vena piacevolmente aperta a qualche influenza che potrebbe portare ad un nuovo corso, o comunque un affaccio verso territori più affabili per un certo groove più sbarazzino e affabile. Soprattutto il death’n’roll di “Melancholia” sembra essere l’unica vera boccata d’aria che fa piacere sentire in un nuovo lavoro dei Converge. La medesima potenza di “Dusk In Us” è ancora presente, e probabilmente non si tratta neanche di materiale così inferiore a quello contenuto nell’album in questione. La produzione di ‘scarti’, a questi livelli, è inscindibile a livello di produzione dal materiale di prima linea e probabilmente la questione è stata puramente di carattere ideologico, anche se, come aveva detto Ballou: “Alcune canzoni sull’album sono tra le più deboli che abbiamo mai registrato, e alcune che non sono su quell’album sono tra le più potenti”. Non è che le più deboli del disco siano così distanti da alcune di queste tracce e probabilmente il discorso ruota semplicemente su certa fretta di pubblicare o su un comportamento che ormai pensa più a sfornare musica che a concepire discorsi unitari. Ma da band del genere ci si aspetta sempre che le cose siano sempre di livello assoluto.