CORAM LETHE – In Absence

Pubblicato il 06/03/2018 da
voto
7.5
  • Band: CORAM LETHE
  • Durata: 00:45:01
  • Disponibile dal: 09/02/2018
  • Etichetta:
  • Buil2kill Records
  • Distributore: Audioglobe

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L’ultima pubblicazione dei Coram Lethe risale al 2012, quando il gruppo toscano dava alle stampe il suo quarto full-length “Heterodox”. Il disco metteva più a fuoco certe derive prog del tipico death metal della formazione, racchiudendo in otto brani un suono più vario e ricco del solito, a tratti basato su una strumentazione inedita. Un’opera ambiziosa che però non sempre era stata capace di scacciare del tutto la sensazione di una certa saturazione, di un’eccessiva produzione, che finiva per appesantire il tutto. Questo nuovo lavoro dal titolo di “In Absence”, ancora una volta fuori per Buil2Kill Records, giunge a distanza di sei anni dall’ultimo album e non tarda a mettere le cose in chiaro: i Coram Lethe sfarzosi del lavoro precedento sono in parte stati accantonati a favore di una proposta più diretta e aggressiva. Forte di un suono affinato nel tempo e riconoscibile in pochi tratti, il gruppo torna insomma al techno-death melodico e tagliente dei suoi inizi, lasciando perdere certi esperimenti un po’ ingombranti e concentrando invece le proprie forze su brani che puntano su un lavoro di chitarra affilato, un drumming ficcante e un’interpretazione vocale che questa volta non si discosta troppo da un growling severo e affidabile. L’adattamento all’ingresso in line-up del nuovo frontman Giacomo Bortone ha preso forma in un mezzo ritorno alle origini, ma anche e soprattutto in una piena presa di coscienza delle proprie qualità. I Coram Lethe rendono al meglio quando provano a comporre canzoni dal tiro formidabile come “Food for Nothingness” o “Not Been Born”, ovvero tracce che attestano un songwriting tanto classico quanto maturo ed efficace. Sempre in bilico tra techno-death di marca Death/Pestilence e un death-black metal dalle sfumature epiche e malinconiche, la band confeziona un lavoro dal carattere solido, limpido e cristallino; un disco che, pur con le dovute variazioni sul tema – vedi i break di “Pain Represents Pained Representatives” o la grandiosità vagamente dissonante di “To Rise Again” – non si perde in pretenziosità e che riesce subito ad entrare in sintonia con l’ascoltatore, offrendo un lotto di brani che trasuda efficacia e che si guarda bene dall’inciampare in ingannevoli ostentazioni ed eccessive imitazioni di genere. Ci voleva davvero un ritorno ad un impatto più istintivo e ad una formula maggiormente orecchiabile: bravi i Coram Lethe ad intuirlo a questo punto della loro carriera, dove un altro disco un po’ troppo enigmatico avrebbe potuto tarpare le ali al loro ritorno dopo tanti anni di assenza dalle scene.

TRACKLIST

  1. Esoteric
  2. In Absence
  3. Food for Nothingness
  4. Not Been Born
  5. Cognitive Separation
  6. Pain Represents Pained Representatives
  7. Antimateria
  8. To Rise Again
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