7.0
- Band: CORRECTIONS HOUSE
- Durata: 00:12:12
- Disponibile dal: 02/04/2013
- Etichetta:
- War Crime Recordings
Spotify:
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Il progetto lo conoscete: abbiamo tra le mani il debutto di una band nata dalla collaborazione tra Sanford Parker (Minsk, Nachtmystium e noto produttore), Scott Kelly (Neurosis), Bruce Lamont (Yakuza) e Mike IX Williams (Eyehategod). Cosa appassiona questi quattro bruti del metal a parte atrocità e devastazione? Semplice, altra atrocità e devastazione ma espresse stavolta tramite una passione comune per l’industrial. E per industrial intendiamo quello sbucato come un morbo dalla no wave (Swans), dalle macerie dell’EBM (Skinny Puppy) e dall’avanguardia (Throbbing Grstle, Einstürzende Neubauten). Due brevi tracce sono troppo poco per capire la direzione e le reali intenzioni del gruppo, ma da queste canzoni si intravede senza grossi problemi che i Nostri vogliono sviluppare un discorso musicale dal taglio socio-politico e incentrato su un oltranzismo di stampo cyber punk. I testi di Williams gridano al complotto e sono intrisi di paranoia, come fossero l’urlo impazzito di una voce preveggente intenta a smascherare le trame più oscure. La musica tutta guarda ad un futuro distopico e decadente ed è proprio per questo che i suoni sono altrettanto “futuristici”, non nel senso di evoluti o tecnologici, bensì frutto di un futuro intriso di miseria e perdizione. Le drum machine e le linee di synth di Parker sono ossessive e crepuscolari, a tratti ipnotiche in altri momenti martellanti e strangolanti. Le chitarre di Kelly sono stridenti e circolari ed enfatizzano un senso di ripetizione e marzialità pervasivo, quasi fossero intente ad imitare eserciti sterminati in marcia per raggiungere un campo di battaglia, l’ultimo che l’umanità vedrà mai. Fanno eco a tutto, in maniera davvero splendida, i latrati sconnessi e psicotici di Williams (bravissimo nel non lasciarsi andare ad una semplice trasposizione in altra sede della delivery vocale degli Eyehategod) intenti a recitare come fossero voci registrate sparate da un megafono oscure e criptiche frasi complottiste di violenza, morte e guerra. E’ proprio grazie a quest’ultimo elemento – le voci – che emerge con grande veemenza l’influenza sul gruppo degli Skinny Puppy (di cui Parker è notoriamente un grandissimo fan), ovvero quando i beat acidissimi, le chitarre circolari e sferraglianti in pieno stile Killing Joke e i synth abrasivi e pompatissimi si sposano con le voci ululate e oltranziste di Williams che nulla fa per non assomigliare (giustamente) al grande Nivek Ogre. Per finire va detto che se la prima traccia – “Grin With a Purpose” – offre una sorta di sospensione negli umori, assomigliando più ad un’intro che ad altro, per via del suo andazzo fluttuante e mai realmente compiuto, “Hoax The System” invece trivella il cranio di chi ascolta con efficacia e gusto e si piazza dritta in testa come fece ai tempi “Rodent” dei grandissimi Skinny Puppy. Insomma ci siamo, il progetto appare davvero intrigante, ora serve solo più materiale con il quale testarne la qualità effettiva.