COSMIC PUTREFACTION – Crepuscular Dirge for the Blessed Ones

Pubblicato il 03/05/2022 da
voto
7.5
  • Band: COSMIC PUTREFACTION
  • Durata: 00:42:22
  • Disponibile dal: 06/05/2022
  • Etichetta:
  • Profound Lore

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Se avevate apprezzato le precedenti opere dei Cosmic Putrefaction, trovandole però leggermente insolute, il nuovo “Crepuscular Dirge for the Blessed Ones” suonerà alle vostre orecchie come il disco dell’affermazione e della maturità di uno dei nomi più intriganti della scena death metal nostrana. Se, al contrario, non vi eravate ancora immersi nelle trame siderali e avvolgenti partorite dalla sempre feconda immaginazione del cantante/polistrumentista Gabriele Gramaglia (The Clearing Path, Turris Eburnea, Vertebra Atlantis), questo primo disco su Profound Lore non dovrebbe faticare a conquistare la vostra attenzione e a perdurare nella lista degli ascolti, a patto – ovviamente – di essere fan di un certo approccio tenebroso e cerebrale alla materia trattata.
Un suono che, come accaduto su “At the Threshold of the Greatest Chasm” (2019) e “The Horizon Towards Which Splendour Withers” (2020), si irradia delle antiche emanazioni di Demilich, Immolation, Morbid Angel e altri visionari degli anni Novanta, per poi disperdersi in un pulviscolo stellare nella cui grana è possibile rintracciare elementi psichedelici, stranianti o – molto più semplicemente – liberi da gioghi predefiniti, incluse punteggiature tastieristiche e calorose (quanto inaspettate) digressioni ariose. In generale, comunque, “Crepuscular…” vive di andamenti tortuosi, dissonanze ben calibrate e strappi ritmici che, nel loro propagarsi spastico, richiamano appunto quelli della succitata divinità finlandese, con l’influsso delle band di Rob Vigna e Trey Azagthoth ad emergere distintamente in numerosi passaggi chitarristici, accompagnato da quello di realtà coetanee ai Nostri come Blood Incantation e Chthe’ilist. Fin qui abbiamo citato svariati nomi per descrivere l’offerta del progetto (oggi raggiunto da Giulio Galati di Hideous Divinity e Nero di Marte alla batteria), ma è bene sottolineare come, dopo qualche anno di ricerca e affinamento, la musica dei Cosmic Putrefaction sappia finalmente esprimersi in maniera più autonoma, limitando (in parte) il confronto con i chiacchieratissimi autori di “Starspawn” grazie ad una scrittura che spinge ulteriormente sulla densità, sulla sovrapposizione di strati e su un senso di disorientamento e mistero che ben si sposa al concept della narrazione.
La crescita rispetto agli esordi è quindi tangibile, sia a livello di forma, complici i mezzi messi a disposizione dall’etichetta di Chris Bruni, sia soprattutto per quanto concerne i contenuti, mai così autorevoli, fluidi e frutto di una sensibilità simil-orchestrale nella fusione e nello sviluppo delle singole parti, per una tracklist che necessita giocoforza di ripetuti e attenti ascolti per essere assimilata a dovere. A tratti, resta l’impressione che il songwriting avrebbe potuto essere meno autocompiaciuto e ridondante, ma si tratta comunque di minuzie in un quadro complessivo di assoluto valore e interesse. Per le ragioni sopraelencate, questa può essere vista come l’opera più curata e completa nella carriera del giovane musicista lombardo.

TRACKLIST

  1. …Through Withered Horizons
  2. Sol’s Upheaval Debris
  3. From Resounding Silence to the Obsidian Womb
  4. Amniotic Bewilderment
  5. Lysergic Sulfuric Waters
  6. Twisting Spirals in the Murk
  7. Cradle Wrecked, Curtains Unfurled
  8. Crepuscular Dirge for the Blessed Ones
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