4.0
- Band: CRADLE OF FILTH
- Durata: 00:56:19
- Disponibile dal: 21/04/2012
- Etichetta:
- Peaceville
- Distributore: Audioglobe
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Dopo le ottime sensazioni suscitate da “Darkly, Darkly, Venus Aversa” eravamo già pronti a riaccogliere i Cradle Of Filth tra le band più significative del panorama gothic-black metal sinfonico, ma abbiamo appena fatto in tempo ad applaudire la ritrovata ispirazione di Dani Filth e soci che subito il sestetto britannico ci smentisce con un paio di pubblicazioni del tutto superflue. Se l’EP “Evermore Darkly…” dello scorso anno era parso una inutile coda del succitato “Venus Aversa” da relegare ai fan più incalliti, questo sbandierato “Midnight In The Labyrinth” non si limita ad alleggerire le tasche degli affezionati, ma ne attira ira ed improperi nel tentativo di rielaborare i classici del passato in un’inedita veste sinfonica. Classici come“The Forest Whispers My Name“, “Summer Dying Fast“ o “Funeral In Carpathia“, vengono letteralmente stuprati perdendo tutta la loro malignità, scarnificate dalla base metallica e sostenute esclusivamente da arrangiamenti orchestrali a dir poco banali. Le rare narrazioni gutturali di Dani e i vocalizzi della rientrante Sarah Jezbel Deva non riescono a sovvertire le sorti di un disco che si candida ad essere una delle delusioni dell’anno, penalizzato oltretutto da una produzione scadente. Difficile spiegare il motivo di una simile pubblicazione se non con l’adempimento di qualche onere contrattuale. Al di là della discutibile scelta artistica, “Midnight In The Labyrinth” pecca gravemente soprattutto dal punto di vista qualitativo, minando la credibilità di una band che in un passato neanche troppo lontano ci aveva regalato lavori di ben altro spessore.