7.0
- Band: CRAFT
- Durata: 00:49:03
- Disponibile dal: 05/08/2011
- Etichetta:
- Carnal Records
- Distributore: Masterpiece
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Dove erano finiti i Craft? Erano in molti a chiedersi che fine avesse fatto una delle migliori black metal band degli ultimi anni. Dopo sei anni di silenzio, finalmente, riemergono dalle tenebre con il nuovo album intitolato “Void”. Sei anni sono tanti, alcuni settori del black metal sono cambiati nel frattempo e anche i Craft si sono adeguati a questi cambiamenti. Il nuovo album accontenterà molti ascoltatori, specialmente quelli che hanno abbracciato con entusiasmo le innovazioni (piccole, ma esistenti) ‘moderne’ venute a crearsi all’interno del black metal. “Void” suona maledettamente moderno, attuale ed è per questo che l’album, appena uscito, sta già avendo un grandissimo successo nel Nord Europa. Non crediamo che i Craft siano dei modaioli (perché anche all’interno di un genere estremo come il black metal la ‘moda’ esiste), ma indubbiamente la band svedese ha avuto il merito e la fortuna di evolversi parallelamente all’evolversi della scena black metal internazionale: quando c’è stato il ritorno di fiamma del black metal old style ecco la comparsa dirompente della band svedese autrice di due album impressionanti, tra cui il capolavoro assoluto “Terror Propaganda”, capace di avvicinarsi allo splendore dei primi Darkthrone. Poi c’è stata l’esplosione del black metal più cupo e contorto abbinato a tematiche anticosmiche, ed ecco che i Craft confezionano il disturbante, ma vincente “Fuck The Universe”. Poi il silenzio, ed infine il ritorno di fiamma con questo sofisticato (per trattarsi di black metal) “Void”. Nel brano d’apertura “Serpent Soul” sembra che la band abbia voluto in qualche modo ricominciare dalle proprie origini ed infatti non mancano le influenze dello stile dei primi Darkthrone anni ’80, ma è solo un fuoco di paglia: le nuove coordinate sonore impartite dai Craft per questo nuovo album in realtà si muovono verso una tipologia di black metal più sofisticato. Bello però riascoltare il main riff old style dagli accenni melodici! Dopo questo inizio ancora legato al passato, arriva il nuovo corso di “Void” e l’atmosfera generale si fa più cupa e i brani sono talmente contorti da perdere la loro abituale frenesia. Rimane, ovviamente, durante tutta la release il trademark che il gruppo si è costruito in questi anni, così come non è andata persa la sua abilità di scrivere brani altamente ispirati. “Void” segna un ritorno più che discreto, un nuovo corso da seguire, anche se per alcuni i veri Craft rimarranno quelli devastanti di “Terror Propaganda”.