8.0
- Band: CRAZY LIXX
- Durata: 00:44:42
- Disponibile dal: 19/03/2010
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
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C’erano legittimi dubbi sulla bontà del ritorno dei Crazy Lixx: autori nel 2007 del buonissimo “Loud Minority”, gli svedesi furono abbandonati dal funambolico chitarrista Vic Zino, approdato su lidi Hardcore Superstar subito dopo un tour condiviso. La sostituzione non appariva certo delle più semplici, e invece il nuovo Andy Dawson, pur non essendo appariscente come il predecessore, riesce a non farlo rimpiangere ed anzi, mettendosi più al servizio delle canzoni, dona un suono più organico e maturo evitando di cadere in eccessi pur di primeggiare al confronto. Chi ha nostalgia di vecchi amici che furoreggiavano nelle chart USA degli anni ’80 avrà l’impressione di una rimpatriata: Def Leppard, Bon Jovi, Poison, Skid Row, Aerosmith, Bang Tango, Warrant, Keel e anche Ac/Dc sembrano essersi dati appuntamento tra le note di “New Religion”, mettendo le cose in chiaro sulle influenze di Danny Rexon (sempre ottima la sua voce) e compagni. Questo è uno di quei dischi che, se usciti nel decennio d’oro del class e dello street, avrebbe goduto di un video in un hangar appositamente bagnato, con catene che pendono ovunque, ventole giganti sullo sfondo e classica scena degli schizzi d’acqua che partono al primo colpo di rullante. Non sarebbe mancata neppure l’asta colorata del microfono fatta roteare più volte, le inquadrature di bassista e chitarrista che fanno i cori spalla contro spalla e magari fiamme tutt’intorno. Se avete presente l’immagine, avete presente anche cosa troverete sul CD, con richiami ai gruppi citati alternati nei vari pezzi. Svettano in blocco per bontà i primi cinque, uno più bello dell’altro: “Rock And A Hard Place”, “My Medicine (R.O.C.K.)”, incrocio tra Def Leppard e Poison, “21 Till I Die”, “Blame It On Love” (forse la più indicata per il famoso video…), e “Road To Babylon”, molto Bon Jovi e un po’ Ac/Dc nell’intermezzo; poi ancora la civettuola “She’s Mine”, corredata da fiati, e la conclusiva “Voodoo Woman” cui spetta la palma di più pesante della tracklist. Ma è tutto l’album ad essere buono, segnando vari punti sul tabellino dei Crazy Lixx e candidandoli al trono continentale dell’hair metal. Siete avvisati, non lasciatevelo sfuggire!