voto
6.5
6.5
- Band: CREHATED
- Durata: 00:51:21
- Disponibile dal: 21/02/2009
- Etichetta:
- SG Promotion
Spotify:
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I Crehated vengono da Macerata, e arrivano con questo “Anthems Of Hate” al fatidico debutto suonando thrash metal in maniera chiara e netta. La band si è formata nel 2005 quando, e qui citiamo la loro biografia, “quattro musicisti con l’intento di farsi notare da tutto il mondo, presentandosi con una propria identità, simile a molti, uguale a nessuno” si unirono per dar forma a questo gruppo. L’evoluzione del loro suono li ha portati a firmare per la SG Records, che ha prodotto questo “Anthems Of Hate” che risulta ben suonato e anche ben registrato. “You=Zero” inizia in maniera molto articolata l’album, esplicitando subito che i Crehated preferiscono il filone articolato e lavorato del genere piuttosto che la velocità nuda e cruda. Non mancano però parti più veloci e sostenute da una doppia cassa vibrante come in “S.O.V.I.E.T.”, dove troviamo anche dei corposi arrangiamenti e delle chitarre che fischiano molto nei vari stop-and-go. Pesante il riff che apre “Tear You Down”, canzone molto potente che strizza l’occhio alle sonorità moderne. “The Fall Of Tiamat”, strumentale acustica ci introduce ad un altro pezzo lento ma claustrofobico nei suoi riff ripetuti fino all’ossessione, “Howl Of The Demons”. Nel finale menzione per “The Holy Inquisition”, composizione molto ben arrangiata dove il gruppo sfoggia il suo virtuosismo alle sei corde accelerando nel finale chiuso dalla veloce “God’s Executioner” sui cui l’amalgama vocale fra growl e scream ha buona presa al pari di una parte di sintetizzatore presente nel finale. “Anthems of Hate” è un bel biglietto da visita, valido esempio di una band che ha cercato (con successo) di personalizzare fin da subito la propria proposta musicale.