CREPUSCULE D’HIVER – Par​-​Delà Noireglaces Et Brumes​-​Sinistres

Pubblicato il 26/12/2020 da
voto
7.5
  • Band: CREPUSCULE D'HIVER
  • Durata: 01:09:16
  • Disponibile dal: 25/09/2020
  • Etichetta:
  • Les Acteurs De L'Ombre Productions

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Come da tradizione nel black metal più underground, i Crépuscule D’Hiver sono una one-man-band; nati in Francia nella regione della Borgogna-Franca, hanno esordito nel 2018 con il demo “Songes Hérétiques”, catturando l’attenzione della sempre attenta Les Acteurs De L’Ombre Productions, per la quale pubblicano ora il debutto su lunga distanza. Il polistrumentista Stuurm non è un debuttante assoluto, poiché in passato ha inciso musica sotto altri moniker (Gargoylium, Dunwich Sorcerers), muovendosi sempre nel sottobosco del metal francese più intransigente e per questo nuovo album si è avvalso in verità di alcuni guest che hanno arricchito lo spettro sonoro dei pezzi, tra cui spicca N.K.L.S. dei compagni di etichetta In Cauda Venenum per la sezione ritmica. Ciò che i transalpini propongono è un black metal crudo e primordiale, con atmosfere buie e tematiche legate al Medioevo più oscuro. La differenza con la maggior parte delle opere di questo tipo è, però, la massiccia presenza di una componente dungeon synth perfettamente inserita nel tessuto musicale, rendendolo estremamente melodico, tanto che anche le due brevi composizioni puramente strumentali (“Que La Gloire Soit Notre!” e “Les Larmes D’Un Spectre Vagabond”) non sono due semplici intermezzi ma funzionali alla narrazione generale, che scorre fluida e senza particolari momenti di stanca; gli altri pezzi vanno dal lungo al lunghissimo, con la titletrack, posta in chiusura, che oltrepassa i venti minuti di durata. Come già accennato, non ci si annoia anche grazie alla presenza di molti ospiti, che abbelliscono in vari modi la struttura semplice dei brani: voci femminili, chitarre acustiche, addirittura un paio di assoli. Le ambientazioni che i nostri vogliono dare alla luce si trasformano così in vividi flashback, con suoni evocativi che ci trasportano in un’antica cittadella dallo stile gotico immersa in sinistre brume, o in un castello infestato dai fantasmi. Anche la scelta di una produzione piuttosto grezza non sembra appiattire i brani, quanto semmai accrescere il senso di decadente mistero che essi sprigionano. I due punti deboli dell’album sono una forse eccessiva prolissità e la sostanziale mancanza di una anche minima originalità, ma entrambi possono essere considerati caratteristiche fondamentali del genere proposto. Quando si compone un’opera di questo tipo, infatti, non ci si può allontanare troppo dai fantasmi dei Summoning da una parte e di Mortiis dall’altra e anche in questo caso la regola è rispettata, ma senza mai scivolare nella mera scopiazzatura (tra l’altro qui i punti di riferimento non sono tolkieniani); è inoltre chiaro che la fusione tra metallo nero e sonorità folkeggianti non è una novità, anzi negli ultimi mesi abbiamo avuto due fulgidi esempi con i loro connazionali Darkenhöld e gli statunitensi Stormkeep, ma possiamo dire che i Crépuscule D’Hiver ne hanno saputo creare un’ottima sintesi.

TRACKLIST

  1. Que La Gloire Soit Notre!
  2. La Sang Sur Ma Lame
  3. Héraut De L'Infamie
  4. Tyran De La Tour Immaculée
  5. Le Souffle De La Guerre
  6. Les Larmes D'Un Spectre Vagabond
  7. Par-Delà Noireglaces Et Brume-Sinistres
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