7.0
- Band: CRIMFALL
- Durata: 00:46:47
- Disponibile dal: 25/02/2009
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Pensate ad un sound dove una voce femminile operistica in stile Nightwish, Epica o After Forever incontri il folk metal estremo con cantato in scream di band quali Finntroll o Turisas e le orchestrazioni pompose di questi ultimi o dei più noti Therion o Rhapsody. Se la cosa vi incuriosisce, allora dovreste almeno dare un ascolto a questo “As The Path Unfolds, debutto discografico dei finnici Crimfall. Il gruppo è attivo da soli due anni ed è composto da tre elementi: il chitarrista/tastierista nonché mastermind Jakke Viitala, la cantante Helena Haaparanta e il vocalist Mikko Hakkinen. Ben cinque altri musicisti hanno partecipato alle registrazioni del lavoro, tra cui un fisarmonicista, un violoncellista, un violinista, il batterista dei Naildown, Janne Jukarainen e il bassista di Fintroll e Moonsorrow, Henri Sorvali. “As The Path Unfolds” è, come anticipato ad inizio recensione, un disco variegato e in grado di suscitare varie emozioni nell’ascoltatore, passando da momenti più epici ed evocativi contornati da sinfonie da colonna sonora cinematografica, ad altri in cui il sound si indurisce e si fa più estremo, fino a distensive aperture melodiche dove sono le angeliche linee vocali femminili le vere protagoniste. L’alternanza tra questi elementi è quello che caratterizza già i primi brani in tracklist, ossia la maestosa intro orchestrale “Neothera Awakening” e “The Crown Of Treason”, dove tutto è giocato su cambi di tempo, cori epici, sul contrasto tra le due voci e dove trova spazio anche un intermezzo folkloristico. “Wildfire Season” è invece l’espressione ideale di come la componente folk e etnica sia integrata nel sound a sprazzi estremo dei Crimfall, e anche in questo caso notiamo un bello stacco centrale dove le sinfonie creano un’atmosfera molto evocativa. Nota particolare per le belle melodie arabeggianti di “Ascension Pyre”, valorizzate da un’ottima produzione e una cornice orchestrale che dona profondità al suono. Più catchy invece come melodie e chorus “Shadow Hearth”, anche se notiamo come generalmente i ritornelli cantati in voce femminile non siano ancora ispirati tanto quanto quelli delle band con cantato femminile precedentemente citate, e questo è il principale aspetto sul quale la formazione finlandese può migliorare. Analizzando invece il lavoro nel suo complesso è comunque evidente che i Crimfall abbiano già maturato una certa capacità compositiva e una cura non comune per dettagli e arrangiamenti. Questo album di debutto lascia dunque ben sperare per il futuro di questa giovane band.