7.0
- Band: CRIPPLE BASTARDS
- Durata: 00:34:46
- Disponibile dal: 15/04/2013
- Etichetta:
- F.O.A.D. Records
Spotify:
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Grazie alla F.O.A.D. Records e ai Cripple Bastards. In questi giorni, in cui anche un solo misero sguardo alle “news” e ai quotidiani italiani fa salire il nervoso di chi scrive oltre i livelli di guardia, si sentiva davvero il bisogno di una adeguata colonna sonora a tale stato d’animo. Accogliamo “Live To Hate People II/I” a braccia aperte e assaporiamo una dopo l’altra le sue “cellule imbevute di odio”, consapevoli del fatto che nessun’altra nuova uscita del periodo potrà darci una simile soddisfazione. Per il loro primo live sulla lunga distanza, i Cripple Bastards recuperano lo storico 3″ CD del 1999 “Live To Hate People” e lo abbinano alla registrazione dell’ormai famigerato concerto di Rovereto del 2005, serata che venne bruscamente interrotta da un fitto lancio di bottiglie sul palco e da tafferugli fra sostenitori della band e presunti anarco-punkabbestia che giunsero sul luogo per “protestare” e/o “rovinare la festa” (per ulteriori dettagli, commenti e leggende vi rimandiamo a Google). Quest’ultima, assieme a un paio di tracce registrate a Cremona sempre nel 2005, è sicuramente la parte della release di maggiore interesse, vuoi perchè inedita, vuoi perchè registrata alla perfezione e foriera di un impatto devastante, che disintegra qualsiasi altra registrazione live del gruppo sinora disponibile. Il fatto che poi sia possibile sentire anche le invettive di Giulio The Bastard, dell’organizzatore e varie urla e insulti in sottofondo è tutto un plus! In ogni caso, per coloro entrati nel mondo Cripple Bastards da poco, guai a sottovalutare anche il “Live To Hate People” originale: la resa sonora è decisamente più grezza, ma l’ascolto ci mette davanti a svariate perle del passato remoto della formazione in una versione ancora più rovinosa, con l’aggiunta di bestemmie e improperi assai fantasiosi a condire il tutto. D’altra parte, fu proprio grazie a questi “contenuti extra” che il lavoro in questione divenne originariamente molto celebre tra il seguito del gruppo grindcore nostrano. Insomma, fra rivelazione e ristampa, “Live To Hate People II/I” è quel che si dice una classica chicca per i fan: una pubblicazione utile sia per rinfrescare la memoria – in quanto fornisce uno spaccato di ciò che i Cripple Bastards erano su e giù da un palco prima del “botto” di “Variante Alla Morte” e aiuta a comprendere perchè i Nostri si pongano da sempre in una certa maniera – sia per placare, almeno un po’, la fame dei sostenitori, che ormai da tempo sono in attesa di un nuovo album di inediti. Buon odio a tutti e speriamo che questo sia l’ultimo degli antipasti.