7.0
- Band: CRIPPLE BASTARDS
- Durata: 00:40:00
- Disponibile dal: 14/09/2013
- Etichetta:
- F.O.A.D. Records
Spotify:
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Annunciata più volte e rimandata praticamente altrettante, vede ora finalmente la luce l’attesa ristampa di “Misantropo a Senso Unico”, indimenticabile pietra miliare della discografia dei Cripple Bastards. Da annoverare tra i capitoli fondamentali della storia del grindcore (europeo e non), “Misantropo…” riesce una volta per tutte a godere di una sapiente opera di restauro sonoro, che amplifica il volume generale del disco, porta in primo piano alcuni dettagli rimasti nascosti dopo il primo affrettato mixaggio e dona ai brani un dinamismo e una profondità sinora inediti, il tutto senza snaturare affatto lo spirito originale dell’album. Sì, perchè anche dopo questo processo di “restyling”, “Misantropo…” rimane un lavoro crudissimo, sporco e spregiudicato, nel quale ogni tipo di compromesso è bandito. La sintesi quasi perfetta di grind della vecchia scuola Earache, noisecore, thrash ottantiano e glorioso hardcore made in Italy. Un album ancora attuale nei contenuti, alfiere di una proposta realmente estrema sotto ogni punto di vista, dove a volte le atroci parole di Giulio The Bastard fanno quasi più male dell’immondo apparato sonoro architettato da Alberto The Crippler, indimenticato primo chitarrista della formazione. La bonus track “Separati Dal Contagio”, recuperata da vecchi nastri e rivisitata con l’aiuto dei prog rocker svedesi Anima Morte, aggiunge ulteriore valore ad una ristampa indovinatissima, lungamente attesa proprio perchè in grado di donare il giusto risalto ad un lavoro da sempre identificabile sia come una delle vere perle del genere grind, sia come l’album più negativo dell’intera storia della musica italiana.
N.B. Come sempre, il voto si riferisce esclusivamente alla ristampa.