8.0
- Band: CRIPPLE BASTARDS
- Durata: 00:37:00
- Disponibile dal: 14/02/2014
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Audioglobe
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I Cripple Bastards sono un gruppo che non concede nulla. Lo si intende già prestando attenzione ai titoli e alle loro copertine: rigorosi, severi, strazianti. Un gruppo che intimidisce, ma di cui ti puoi fidare. Chi lo segue dagli esordi ormai lontani sa che le sue canzoni possono tagliare in profondità e fare anche molto male. Non c’è spazio per soluzioni facili o consolanti, men che meno per concessioni a quello che il “mercato” domanda o impone. I Cripple Bastards sono sempre stati un gruppo abile a lavorare per sottrazione, puntando all’essenziale. Canzoni di sangue e carne, di tormenti e rimorsi, di ricordi e ossessioni. Tutto ciò espresso in un linguaggio talmente crudo da risultare persino rivoltante; raffiche di parole e suoni, incastonate nella migliore tradizione grind, hardcore, thrash e noise-core. Come sempre la band ha valutato bene le proprie mosse e si è presa del tempo per confezionare un nuovo album: “Variante Alla Morte” è uscito ben oltre cinque anni fa. Un disco, quest’ultimo, accolto benissimo da pubblico e critica, da molti considerato addirittura come l’opera più riuscita e completa del repertorio del quartetto nostrano. Dopo vent’anni di attività, forse qualcuno lo aveva anche visto come l’apice o come il colpo di coda finale di una carriera underground solida e onesta. Ma i Cripple Bastards, evidentemente, avevano solo iniziato a “fare sul serio”. Spiazzando scettici e nostalgici, ecco arrivare prima un contratto con Relapse Records e ora questo “Nero In Metastasi”, che si configura immediatamente come il lavoro più elaborato e dinamico della loro discografia. Da “Malato Terminale” sino a “Morti Asintomatiche”, si ha conferma di una band ispirata e ricca di idee, che trasmette grandeur e volontà di potenza. L’ottima produzione mette in luce una cura per i particolari mai così elevata: dai riff alle ritmiche, passando per le strutture dei brani e le loro dinamiche, si respira maturità, equilibrio e, soprattutto, voglia di andare oltre. I Nostri non hanno mai composto un album identico al precedente e “Nero…” è l’ennesima dimostrazione di tale attitudine: “Variante Alla Morte” è solo una base dalla quale il quartetto ha preso le mosse. Le nuove composizioni vivono di un’atmosfera singolare e alcune di esse presentano spunti e soluzioni che mai si erano sentite nel vecchio materiale. Tra classiche rasoiate hardcore/grind e pezzi in cui emerge un’ispirazione più thrash, si segnala con particolare sorpresa la lunga “Splendore e Tenebra”, emblema di un suono denso e insospettabilmente articolato, che scarica tonnellate di palpabile angoscia sul malcapitato ascoltatore. Insomma, nel caso dei Cripple Bastards, ancora una volta la lunga gavetta e lo status di band di culto assumono esclusivamente il significato di enormi garanzie: la musica non è un collage disarticolato e confuso, un gioco futile di citazionismo discografico, oppure una stanca riproposizione di stilemi abusati; “Nero In Metastasi” è maturità ed evoluzione, decenni di carriera messi al servizio di un songwriting e di una resa sonora che non hanno ormai punti deboli.