CRITICAL DEFIANCE – Misconception

Pubblicato il 22/01/2019 da
voto
7.0
  • Band: CRITICAL DEFIANCE
  • Durata: 00:39:31
  • Disponibile dal: 08/02/2019
  • Etichetta:
  • Unspeakable Axe Records

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L’Unspeakable Axe, sottoetichetta della rinomata Dark Descent, prosegue nel regalare piccole perle agli ascoltatori nostalgici ma dal palato fino. I Critical Defiance, al loro esordio su lunga distanza, rappresentano quello a cui un gruppo death-thrash minimamente ambizioso dovrebbe puntare. Non sono qua per insegnare forme metalliche sconosciute, né hanno intenzione di fare il verso a questo o quell’altro in nome di un concetto distorto e retrogrado di ‘tradizione’. L’esagitata ciurma cilena parte da concetti di brutalità in musica cari a certi figuri digrignanti e assai rudi, di nome Demolition Hammer, Morbid Saint, Blood Feast. Un thrash accelerato e appesantito fino al parossismo, che al riffing stoppato e i tempi serrati aggiungeva una volontà distruttiva che travalicava non di rado nel più bieco death metal, risuonando come la marcia di cento bulldozer impegnati a radere al suolo una città intera. Accanto a quest’animosità poco incline alla ragionevolezza, i ragazzi sudamericani aggiungono, anziché contrapporre, un gusto melodico di ala progressive, declinato anche qui su versanti thrash e death. Parliamo di aggiunta e non di contrapposizione non a caso, in quanto il ben munito bagaglio tecnico a disposizione serve non tanto a stemperare i toni e diluire l’aggressione in oasi semi-pacifiche, quanto a connotare di imprevedibilità e dinamismo canzoni durissime, però sfumate di arrangiamenti camaleontici e un’eterodossia alla Death di metà carriera, oppure accostabile agli Atheist di “Unquestionable Presence”.
Le brevi incursioni soliste vanno di frequente a interagire con il vociare imbufalito di lead vocals e cori, creando strane suggestioni, cambiando il corso degli eventi in pochi attimi, senza perdere in vigoria e rabbia. Non possono che venire alla mente anche i Metallica di “Master Of Puppets”-“…And Justice For All” o i Megadeth di “Peace Sells… But Who’s Buying”, nelle intense e sviolinanti progressioni dell’eccellente strumentale “507”, dove la band dà pieno sfogo al suo estro mettendo in secondo piano gli assalti più facinorosi. Negli stessi brani cantati, d’altronde, a scatti brucianti come quello di “What About You” non fanno seguito sviluppi monotematici, i ritmi si complicano e diventano tortuosi, i cambi di tempo si sprecano, armonie sci-fi irrompono e provocano scompiglio. Rimane comunque il solismo chitarristico il punto nevralgico dei Critical Deception, che non hanno timori di proiettarsi in partiture neoclassiche intricate, infiorate di tapping frenetici, suonate di preferenza ad alte velocità e orientate a cadenze da headbanging. Siamo in presenza del raro caso di un gruppo ‘da thrasher’, ideale per caciara e mosh disimpegnato, che sa offrire estro non comune e un songwriting adrenalinico, bilanciato fra ricerca dell’armageddon e inventiva. I margini di miglioramento risiedono in un raffinamento delle parti vocali, che potrebbero perdere un pizzico di impulsività, guadagnando in interpretazione, e nella possibilità di spingere ulteriormente sugli intrecci chitarristici. Gli struggimenti melodici nella fase centrale di “Onset”, canzone migliore dell’album, meriterebbero spazio superiore e, ne siamo convinti, ciò proietterebbe i Critical Deception verso traguardi ancora più elevati di quelli attualmente raggiunti. Un esordio di valore.

TRACKLIST

  1. Desert Ways
  2. Spiral of Hatred
  3. Punished Existence
  4. 507
  5. What About You
  6. Onset
  7. Pursuit of Chaos
  8. Misconception
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