6.5
- Band: CROSS
- Durata: 00:19:04
- Disponibile dal:
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
I Cross provengono da Treviso e la loro storia è fresca di un anno dopo che quattro ragazzi, tutti sulla soglia della maggiore età, hanno unito le loro forze per scimmiottare in sala prove gruppi come Slayer, Testament, Pantera, Lamb Of God e via dicendo. La demo in questione, “First Step To Hell” contiene tre pezzi, tutti di buona fattura, che hanno suscitato il nostro interesse in vista della pubblicazione del debutto, evento che non dovrebbe tardare troppo visto che per stessa ammissione dei quattro ci sono già dodici brani pronti. Analizziamo quindi questi tre, presumiamo il biglietto da visita dei Cross allo stato attuale. Ci troviamo di fronte ad un thrash metal di quelli moderni, carico di groove, con le chitarre brave a formare strutture avvolgenti. “Murderess”, canzone che apre la pubblicazione, è emblematica in tal senso: il riff centrale è di quelli che atterriscono, che ti costringono al muro in quanto a pesantezza. Il batterista picchia piano ma duro mentre il cantato – vagamente à la Phil Anselmo nei toni anche se più profondo – si staglia perfettamente sulla durezza degli strumenti a corda. Superano i sei minuti in ogni canzone, i Cross, ma il segnale che le canzoni sono ben scritte è dato dal fatto che questa demo scorre via velocemente. “No Fear” è anch’essa canzone basata su un ritmo lento anche se rispetto alle tre della demo è quella che si perde un po’ a livello di idee, un po’ troppe nel calderone. La canzone posta in chiusura è brano tosto, dal ritmo più incalzante ma ben arrangiata con dei solos di chitarra chiaramente Slayer-style (anche se uno di questi si protrae un po’ troppo). Insomma, la sensazione definitiva è che questi ragazzi diano il meglio di loro stessi quando scrivono brani più diretti, con un lavorìo di chitarra improntato sul groove. Sanno anche arrangiare, ma a nostro giudizio lo fanno fin troppo lungamente. Ma siamo pure all’esordio, c’è voglia di mostrare cosa si sa fare e quindi è facile incappare nel rischio di strafare.