7.0
- Band: CROWHURST
- Durata: 00:34:47
- Disponibile dal: 05/04/2019
- Etichetta:
- Prophecy Productions
- Distributore: Audioglobe
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“I Will Carry You To Hell” è la promessa fatta dalla band californiana con l’opener di questo nuovo album, che si aggiunge a una discografia a dir poco sterminata, alla quale è quasi inutile riferirci in termini di confronti; negli anni Jonathan Nicosia e soci hanno spaziato in tutto il sottotesto della sperimentazione, con picchi estremi e virate da colonna sonora senza praticamente soluzioni di continuità. Va detto che, nonostante la produzione ipertrofica e variegata, i Crowhurst mantengono dignitosamente l’impegno profuso con il titolo del primo brano, con il loro sound insieme aggressivo e cupamente avvolgente. Tra i solchi di “III” si passa dalla sfuriata nichilista e compiutamente black della traccia citata a brani in cui la band esplora con intelligenza i confini della sperimentazione e del generico mondo “post”; in diverse occasioni questo avviene con reminiscenze da coroner à la King Dude, in un amalgama che talvolta sfiora il noise (“Self Portrait With Halo And Snake”, o ancor più nella travolgente “Ghost Tropic”), oppure decostruisce e trasforma reminiscenze gothic rock anni Ottanta (“The Drift”, dove i sintetizzatori di Jay Gambit la fanno da padrone). I Crowhurst sanno muoversi sul filo dei generi come abili trapezisti, senza perdere mai la loro identità; così nei momenti più concretamente post-sludge come “La Faim”, dove l’eco è quello di Minsk o della scena di Chicago, mantengono le loro sonorità oscure e quando sulla conclusiva “Five Characters In Search Of An Exit” esacerbano la componente più –core del loro sound, riescono a stupire con un crescendo post-industriale pregevole e originale. Seguire le loro uscite rischia di essere un impegno quasi a tempo pieno, ma quando all’ambizione e alla varietà si sposa un’impronta personale, specie in un genere ormai quasi indefinibile e inflazionato, va il nostro pieno plauso.