7.5
- Band: CROWNE
- Durata: 00:45:27
- Disponibile dal: 27/01/2023
- Etichetta:
- Frontiers
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Crowne è la super band ideata da Serafino Perugino – mastermind dell’etichetta partenopea Frontiers Records – unendo il talento di puro stampo nordico di musicisti da qualche tempo ormai grandi interpreti della scena melodica come il cantante Alexander Strandell dagli Art Nation, il bassista John Leven degli Europe, il batterista Christian Lundqvist dai The Poodles ed alle tastiere Jona Tee dagli H.e.a.t. A loro si unisce, rispetto al debutto, il chitarrista Rob ‘Love’ Magnusson dai Dynazty.
Dopo un esordio dal forte impatto uscito due anni or sono a nome “Kings In The North”, il gruppo si è rimboccato le maniche per tornare subito in pista con questo nuovo e folgorante “Operation Phoenix”.
Produzione moderna e bombastica, brani possenti e pieni zeppi di melodie dall’impatto enorme e immediato, canticchiabili dopo pochissimi passaggi; il gruppo piazza una tracklist elettrizzante che appassiona facilmente grazie ad un sound portentoso e dal tocco maggiormente powereggiante rispetto al debutto anche se rimangono chiarissime le influenze verso H.e.a.t, Eclipse e tutte quelle band scandinave che hanno dettato legge imponendo negli ultimi tempi sonorità corpose all’interno della scena melodic rock.
La title-track irrompe con impeto dopo un’introduzione fatta di tastiere per lasciar subito dopo spazio all’inno da stadio “Champions”, incendiando l’ascolto fin dalle prime battute e mostrando già in partenza una capacità elevata nel comporre brani altamente coinvolgenti. La successiva “In The Name Of The Fallen” non è certo da meno; ritmi powereggianti scorrono ininterrottamente fino ad un ritornello che si lascia cantare facilmente facendo agitare la testa. La possente e rotonda “Ready To Run” colpisce con ritmi alti e melodie vocali alle quali sarà davvero impossibile resistere, e la più elegante e ruffiana “Juliette” recupera ben presto posizioni in classifica agguantando la vetta tra i brani più riusciti dell’intera tracklist e questo grazie ad arrangiamenti ben confezionati ed un refrain semplice ma efficace. Rob ‘Love’ Magnusson dimostra nel frattempo le sue doti tecniche e di personalità, piazzando assoli ben congeniati e quando si arriva alla traccia numero quattro, che risponde al nome di “Super Trooper”, le connessioni con i suoi Dynazty diventano abbastanza evidenti, anche grazie ad un sound moderno che esalta l’andatura elettrizzante del pezzo (e ciò si ripeterà anche poco più avanti con il midtempo ipermelodico “The Last Of Us”). La massiccia “Just Believe” colpisce con riff decisi prima di lasciarsi andare su un refrain sdolcinato che riporta certamente alla mente le composizioni firmate Eclipse, ma il tutto funziona anche grazie ad un altro assolo di chitarra ben assestato ad opera di mister Magnusson. E se la powereggiante “Victorious” vi porterà alla mente qualcosa degli storici Sonata Arctica (avete presente “Fullmoon” ?) non preoccupatevi, è successo lo stesso anche a noi! Nel finale le cullanti melodie – quasi a mò di filastrocca – di “Northern Lights” si affievoliscono, rasserenando e accompagnando l’ascoltatore verso il termine dell’ascolto.
Non si può certo dire che le composizioni contenute in questo “Operation Phoenix” brillino di innovazione e personalità ma è altrettanto evidente che l’ascolto scorre con carica e passione non indifferenti grazie a brani che si incollano in testa, trasmettendo energia continua e voglia di ripartire da capo. E allora alziamo il volume e ributtiamoci all’ascolto di questa piccola, grande gemma di melodic hard rock scandinavo!