7.0
- Band: CRYPTAE
- Durata: 00:30:31
- Disponibile dal: 02/10/2020
- Etichetta:
- Sentient Ruin
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Dopo un EP nel quale pareva che girassero un po’ a vuoto intorno al baratro del death metal più astratto e sperimentale (“Vestigial” dello scorso anno), i Cryptae si riaffacciano sul mercato con il primo vero full-length della loro carriera dando l’impressione di poter ravvivare un filone ormai sempre più saturo di band e proposte non esattamente memorabili. Un traguardo che il duo olandese raggiunge implementando la componente prettamente extreme metal della sua proposta, questa volta figlia di un approccio degenere che ricorda i Carcass di “Symphonies of Sickness”, e gettando il tutto al macero fra ritmi industrial/EBM e atmosfere sintetiche che ben si prestano ad accompagnare l’immaginario orrorifico della tracklist, a quanto sembra ispirato a vecchi sparatutto come Doom e Blood.
Un suono che è sia fisico che mentale, sorretto da una batteria più simile ad un macchinario automatizzato che ad uno strumento vero e proprio e da una chitarra dall’incedere percussivo e scorticante, incapace di produrre la benché minima linea melodica (se escludiamo l’intro rarefatto di “Cronos”). Le variazioni sul tema sono minime, i brani si incastrano fra loro quasi fossero i segmenti di un unico, delirante incubo post-apocalittico, e il growling immutabile che risuona nell’aria di certo non aiuta a conferire dinamismo ad una proposta tanto eclettica nel pensiero quanto primitiva nel linguaggio. A conti fatti, il fascino di “Nightmare Traversal” risiede proprio in questo, nel suo reiterare scarno e battente su soluzioni più o meno note fino a renderle irriconoscibili, ricordandosi però del concetto di riff per portare a termine la propria missione distruttiva. Trenta minuti di musica che, senza il bisogno di ricorrere a voli pindarici e stratificazioni cerebrali, fanno davvero tanto male, consigliati soprattutto a chi non è mai riuscito a superare la fine dei Knelt Rote.