6.0
- Band: CRYPTAE
- Durata: 00:18:49
- Disponibile dal: 16/08/2019
- Etichetta:
- Sentient Ruin
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Lento, ossessivo, strisciante. Una danza tribale sotto acidi sull’orlo di un delirio post-industriale. “Vestigial”, seguito di un demo di quattro brani pubblicato nel 2016, è il classico EP in formato digitale/musicassetta fatto su misura per chi è solito nutrirsi di allucinazioni extreme metal underground. Un’unica traccia di circa venti minuti che immortala il misterioso duo olandese alle prese con un rigurgito indefinito di death, doom e noise dall’andamento volutamente monotono e circolare, in cui riff, ritmiche e voci sembrano risucchiarci in un vortice di melma scura e deliri assortiti.
Come una versione più rozza, lo-fi e groove dei vari Portal e Impetuous Ritual, i Cryptae danno prova di non essere interessati a costruire, quanto piuttosto a destrutturare i canoni di ciò che solitamente viene considerata musica e a sfidare l’ascoltatore in una prova di forza che non conosce il significato del termine ‘armonia’, nell’ottica di un songwriting che è probabilmente il frutto di una jam session tesa verso l’ignoto. Un’esperienza in grado di affascinare alcuni e mandare al manicomio tutti gli altri, che però, nel suo incedere psicotropo e monolitico, fatica a nascondere un’omogeneità eccessiva anche per certi ambienti oltranzisti.
Per non scadere in un’eccentricità sterile e gratuita, i Cryptae avrebbero senza dubbio bisogno di limitare gli impulsi ‘free’, o quantomeno di variare la loro formula per donarle il quid necessario a sconvolgere davvero. “Vestigial” è comunque un esperimento interessante, anche se più sulla carta che nei fatti.