6.5
- Band: CRYPTIC BROOD
- Durata: 00:38:38
- Disponibile dal: 22/11/2019
- Etichetta:
- War Anthem Records
- Distributore: Audioglobe
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Avete mai provato quell’intrinseco desiderio di marciume generale? Di chiudere gli occhi e lasciarvi trasportare da un delizioso mix di doom claustrofobico e lancinante death? Bene, se le vostre voglie corrispondono all’elenco proposto, non dovrete fare altro che mettervi in ascolto del qui presente “Outcome Of Obnoxious Science”, seconda prova in studio dei tedeschi Cryptic Brood. Un lavoro crudo, grezzo, sgradevole che, prendendo spunto dal passato firmato Repulsion, Autopsy, Nihilist ed Asphyx (con i dovuti ed ovvi distinguo), prosegue, migliorandolo, il percorso intrapreso due anni fa con il debutto targato “Brain Eater”. Undici tracce contraddistinte da una stabile instabilità, da un caos abissale, da un lento discendere nelle cavità disperate delle pazzia.
Uno sconforto globale che si lacera in autentiche fughe di desolazione sonora (“Mantled With The Stench Of Death” e “Haunted By Nightmarish Visions”) interrotte – o meglio, ulteriormente appesantite – da crolli vertiginosi made in doom (“Harrowing Hallucinations” e “Ferocious Torment”). Una progressiva decomposizione di un oblio marcio e putrido che viene amplificata dalla litanie evocate dalle voci del terzetto di Wolfsburg: da una parte il cavernoso growl del bassista Dennis Butzke, dall’altra gli scream strazianti e strozzati del chitarrista Michael Lehner e del drummer Steffen Brandes, rapiti in più di un’occasione proprio dai gorgoglii dello stesso Butzke. Una rivelazione scientifica dai tratti orripilanti ed ignobili che viene dichiarata a squarciagola senza la minima grazia proprio al termine della titletrack, confermando la volontà della band sassone di spazzare via ogni rantolo di vita con un vortice di sporcizia assoluta. Il trio tedesco non concede la minima tregua, proseguendo il suo triste elogio al malessere esistenziale toccando l’apice della profondità mentale nella ‘preghiera’ “Coated With Human Skin” introdotta dal maligno “Prelude”. Marci fino al midollo, i Cryptic Brood ci deliziano con un lavoretto ben fatto, utile a solleticare i nostri istinti più putrescenti. Cosa dire? Buon ascolto.