7.5
- Band: CRYPTIC FOREST
- Durata: 00:47:48
- Disponibile dal: 16/08/2013
- Etichetta:
- Einheit Produktionen
- Distributore: Audioglobe
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Se avete amato in modo particolare “At The Heart Of Winter” degli Immortal e speravate che il loro ultimo “All Shall Fall” avesse un po’ più di grinta e qualche riff black metal in evidenza in più, allora provate ad ascoltare i Cryptic Forest. Avrete un’ottima sorpresa. Dopo un EP pubblicato nel 2011 i tedeschi si presentano con un album a dir poco esplosivo: “Ystyr”! Release piuttosto inedita per un’etichetta votata alla causa del pagan/viking metal come la Einheit Prod., ma se il fiuto di talent scout della label teutonica per le black metal band è questo, allora ben venga il suo ampliamento verso altri sottogeneri extreme metal. I suoni sono ruvidi e graffianti, le sfuriate tipicamente black sono glaciali, ma c’è anche tanta potenza nel sound di questa promettente band. La produzione è assolutamente perfetta, capace di dare tanta energia al sound dei Cryptic Forest, ma riuscendo anche a non intaccare la rasoiata gelida del suono perfetto per una release black metal. Ovviamente il cantato screaming non è uguale a quello di Abbath degli Immortal, ma sarebbe stato troppo. Ed è meglio che in effetti sia differente, perché complessivamente i Cryptic Forest si discostano per certi aspetti dal sound Immortal mettendoci non poca personalità. Da sottolineare è l’uso intelligente che il gruppo fa delle tastiere, capaci di incrementare l’atmosfera invernale del CD senza trasformare il trademark del gruppo da aggressivo a sviolinato. Qui non ci sono melodie gratuite per addolcire la proposta. Un brano che concede qualcosa a delle melodie epiche senza per questo essere meno violento degli altri è proprio la titletrack, in cui la band mette in atto un buon connubio di black metal ruvido con qualche influenza thrash metal a delle linee melodiche affini al viking/black metal. Il gruppo mantiene integro il proprio stile su tutta la release così che questa si presenti come un muro sonoro omogeneo e devastante, ma al suo interno i singoli mattoni sui quali è costruita abbiano ciascuno la propria peculiarità. “Crown Of Ice” è una delle poche canzoni che parte lenta ed è impreziosita da una linea di chitarra semplicissima quanto stupenda e vagamente malinconica: qui i Cryptic Forest dimostrano di avere talento anche limitandosi a fare le cose semplici e minimali. Il loro senso del ritmo li fa marciare spediti e disinvolti e così le canzoni si piegano al loro volere, sviluppandosi in modo armonioso. Doti davvero ottime per una band che, lo ripetiamo, è al suo debutto su lunga distanza. Bella anche “King Of Cryptic Forest” che si basa principalmente su un arpeggio fatto con i suoni puliti e nello stile ricorda non poco quanto fatto in passato dai grandi Lord Belial. Meno violenti degli Immortal, ma anche più ricchi di atmosfere, i Cryptic Forest grazie al loro black metal dall’impostazione thrash metal si presentano alla grande al pubblico internazionale. Almeno un ascolto lo meritano: non avrete perso il vostro tempo.