7.0
- Band: CRYPTOPSY
- Durata: 00:52:34
- Disponibile dal: 19/05/2003
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Self
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Sembra che in questo periodo sia nata la moda dei live album! Così, dopo quelli di Ancient Rites ed Annihilator, eccoci qui a recensire quello dei canadesi Cryptopsy, bruta death metal band ormai saldamente consolidatasi ai vertici delle preferenze dei tanti fan di questo genere in virtù di album dalla qualità sopraffina quali “None So Vile”, indicato da più parti come un autentico capolavoro, e il recente “And Then You’ll Beg…” , disco della definitiva consacrazione. Oltre ad essere una più che valida testimonianza della bravura on stage del quintetto, questo “None So Live” rappresenta anche l’esordio ufficiale del nuovo cantante Martin Lacroix, che sostituisce il bravo Mike Di Salvo, oggi incapace di dedicarsi ai sempre più fitti impegni del gruppo. Lo stile del nuovo arrivato, come avevamo già avuto modo di appurare lo scorso anno, calza perfettamente con la musica dei nostri e il suo growling può quasi essere visto come un incrocio tra quello profondissimo e del tutto incomprensibile di Lord Worm (!!!), primissimo cantante della band, e quello più versatile e chiaro del succitato Di Salvo… un ottimo acquisto per i Cryptopsy, quindi! La setlist del concerto qui documentato, tenuto a Montréal lo scorso giugno, è incentrata soprattutto sui due succitati lavori, ovvero quelli di maggior successo, ma non dimentica comunque il penultimo “Whisper Supremacy” e presenta inoltre un assolo del fenomenale drummer Flo Mournier. Nel complesso è buona anche la resa sonora del dischetto, che rende giustizia a tutti gli strumenti mettendo in luce la straordinaria preparazione tecnica ella band, e alla partecipazione del pubblico, molto presente tra un brano e l’altro e nel breve intro. Si tratta quindi di un lavoro pregevole destinato ai più accaniti fan del quintetto, i quali di certo troveranno la pace dei sensi ascoltando le bestiali urla di Lacroix e gli incredibili cambi di tempo disseminati nei vari brani. Per tutti gli altri, comunque, si può tranquillamente passare oltre.