CRYPTOPSY – The Book of Suffering – Tome I

Pubblicato il 26/10/2015 da
voto
7.0
  • Band: CRYPTOPSY
  • Durata: 00:17:00
  • Disponibile dal: 30/10/2015

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Bisogna riconoscere l’impegno dei Cryptopsy nel provare a rendere il loro ritorno al death metal il più credibile possibile, dopo lo svarione rappresentato da “The Unspoken King”. Riascoltato oggi, l’omonimo album di tre anni fa continua a dimostrarsi un solido come-back, a dispetto di una resa sonora forse un po’ asettica, e crediamo che questo nuovo EP, parzialmente finanziato da una campagna di crowdfunding, non potrà che confortare ulteriormente i vecchi fan ancora scottati dalla ormai famigerata pubblicazione del 2008. Complice forse anche la sua breve durata – quattro pezzi per diciassette minuti – “The Book of Suffering (Tome 1)” si fa infatti ascoltare davvero volentieri e manda segnali assolutamente incoraggianti sullo stato di salute dei canadesi. Perso nuovamente Jon Levasseur, è toccato a Christian Donaldson salire in cattedra e divenire la guida della formazione: i riff del chitarrista in questa sede guardano a vari periodi della carriera dei Cryptopsy, riuscendo nell’impresa di sposare tecnica, impatto e orecchiabilità come nella migliore tradizione del gruppo, evitando – ovviamente – soluzioni troppo ammiccanti potenzialmente in grado di riportare alla mente “The Unspoken King”. “Halothane Glow”, ad esempio, spinge maggiormente sul groove, ma lo fa con gusto e mantenendo integro il tasso di aggressività, mentre i rallentamenti di “Framed by Blood” sembrano più una versione modernizzata di quelli della vecchia “Graves Of The Fathers” che un tentativo di aprirsi ad altre formule. Il brano principe del lotto è comunque “Detritus (The One They Kept)”, un episodio estremamente impetuoso, ma strutturato ed arrangiato con grande eleganza e ordine: qui siamo probabilmente al cospetto del punto più alto raggiunto dai moderni Cryptopsy, nel quale tutti gli elementi cardine della loro proposta – tecnica, velocità, potenza, follia – trovano massima armonia ed espressione, con cambi di tempo azzeccatissimi e una enorme lucidità nell’esecuzione. Non una nuova “Slit Your Guts” o “Cold Hate, Warm Blood”, ma non siamo distanti anni luce. A conti fatti, questo primo EP dell’ennesimo nuovo corso del gruppo è quindi quel che alcuni chiamerebbero “tanta roba”: ogni ingrediente è al proprio posto e l’efficacia complessiva del lavoro finisce per attestarsi su livelli veramente alti. Questo è, in sintesi, uno degli ascolti death metal più divertenti degli ultimi mesi.

TRACKLIST

  1. Detritus (The One They Kept)
  2. The Knife, The Head And What Remains
  3. Halothane Glow
  4. Framed By Blood
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