6.5
- Band: CRYSTAL VIPER
- Durata: 00:51:35
- Disponibile dal: 18/05/2012
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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I polacchi Crystal Vyper tornano sul mercato con “Crimen Excepta” a due anni di distanza dal precedente “Legends”, con qualche novità relativa alla proposta musicale. In “Crimen Excepta” infatti viene leggermente accantonato il power degli scorsi album per un approccio più pesante e crudo, fortemente debitore del metal anni ’80 e della NWOBHM, generi che comunque sono presenti da sempre nel DNA dei quattro polacchi capitanati dalla avvenente Marta Gabriel. Un parallelo processo di ‘appesantimento’ lo subiscono le liriche, qui incentrate su un concept quanto mai scontato sull’Inquisizione e la caccia alle streghe, e la copertina, gotica e oscura al punto giusto. Le premesse per un buon prodotto ci sono dunque tutte, almeno nell’ottica di coloro che stravedono per le sonorità più classiche, anche se come vedremo il risultato è riuscito solo per metà (dai, facciamo tre quarti…) con qualche ingenuità e magagna che i Crystal Vyper continuano comunque a trascinarsi dietro. Un primo appunto lo muoviamo infatti al concept stesso che, pur essendo definito dalla band stessa come ‘una profonda storia sulla tolleranza e la crudeltà umana’, risulta essere il solito polpettone sulle atrocità commesse dall’Inquisizione, condito dall solito abusatissimo corredo di intro recanti con donne che urlano, fiamme crepitanti, invocazioni a Satana e frasi in latino. Questa mancanza di originalità si riflette in parte anche sul songwriting, anche se qui ammettiamo che i danni risultano decisamente minori e comunque assorbiti da una prestazione molto energica a livello di ritmiche, e da una performance vocale della Gabriel cruda e arcigna al punto giusto. Parlando dei pregi, salta subito all’occhio come la facilità di ascolto che accompagnava le precedenti release sia comunque rimasta inalterata, e si sposi davvero bene con questa veste musicale più cupa e dura: le melodie perdono quella zuccherosità stancante che spesso affossa le canzoni di chi si ispira a Hammerfall e Helloween, ma mantengono una preziosa orecchiabilità, risultando sempre piacevoli all’ascolto e stemperanti il clima duro creato dalla musica. Stilisticamente ci troviamo infatti in una via di mezzo tra le melodie dirette degli Accept, il riffing a cavalcata tanto caro ai primi Iron Maiden e una batteria potente e quadrata sullo stile di Scott Travis dei Judas Priest. Per certi versi a volte sembra di trovarsi davanti ad una versione polacca dei nostrani White Skull, con le parti chitarristiche a ricordare il robusto stile di Tony Fonto e la voce della Gabriel così simile a quella della De Boni… fermo restando però il fatto che un’eventuale sfida tra le due compagini risulterebbe vinta dalla band tricolore per via di una maggiore maturità e minore monotonia. Il disco rimane comunque ampiamente sufficiente, nonostante il debole comparto lirico e la scarsa originalità: l’energia interpretativa, il tiro delle canzoni più speed e le accattivanti linee vocali bastano ampiamente a colmare il vuoto lasciato dalle due citate mancanze. In sostanza, la buona musica in “Crimen Excepta” non manca, e il prodotto si rivela come un gradito regalo per il metallaro vecchio stile. Heavy Metal Never Dies!