6.5
- Band: CRYSTAL VIPER
- Durata: 01:07:43
- Disponibile dal: 20/07/2012
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Prosegue l’operazione di riproposizione del catalogo dei polacchi Crystal Viper per mano della label AFM, a seguito del passaggio della band nel suo roster in occasione della pubblicazione dell’ultima fatica “Crimen Excepta”. Come già avvenuto per i debutto del 2007 “Curse Of The Crystal Viper”, l’etichetta tedesca ci ripropone l’intero album “Metal Nation” del 2009 senza riregistrarlo o variarne suoni o produzione, ma stravolgendone però grafica e libretto (non l’artwork di copertina) e aggiungendo una massiccia dose di bonus track per stuzzicare il palato dei fan e giustificare l’acquisto del prodotto. Rispetto alla reissue di “Curse Of The Crystal Viper”, questa di “Metal Nation” risulta meglio riuscita e più godibile, sia per via della maggior qualità dell’album (per chi scrive è il migliore della povera discografia dei polacchi) sia per una più oculata scelta delle tracce bonus. Concentrandoci sul materiale originariamente pubblicato presso la Karthago, segnaliamo subito una maggiore propensione nel sound dei Nostri a seguire coordinate melodiche e appoggiate su un buon power: il risultato è un incrocio tra la velocità e le melodie dei Running Wild e l’impostazione strumentale degli Angra dell’era Falaschi, privi degli inserti etnici e maggiormente prog-oriented. Il risultato risulta meno scarno rispetto al sound crudo e minimale del grezzo predecessore, con il maggior apporto melodico di canzoni come l’arrembante “Bringer Of Light” o la semi-ballad “Her Crimson Tears” a mostrarsi come gradito complemento alle già accessibili composizioni del gruppo. La voce dell’avvenente frontwoman Martha Gabriel risulta in quest’album oltretutto migliorata, appoggiata su delle linee che finalmente ne mettono in risalto potenza e versatilità. Anche i momenti più veloci e metallici come la title track o la speedy “Legions Of Truth” mostrano di giovare di quest’approccio più immediato e catchy, coinvolgendo con i ritmi elevati della sezione ritmica l’ascoltatore. In aggiunta al miglior uso delle melodie, fa la sua comparsa anche una certa dose di epicità e solennità, prima assente, che impreziosisce per esempio la manowariana “Gladiator, Die By The Blade”, donando una dimensione in più all’album. Sul fronte materiale aggiunto, segnaliamo una tranquilla sufficienza anche lì: a parte la solita, incomprensibile, intro di un loro concerto live, le due cover presenti (Agent Steel e Running Wild) risultano di buona fattura, così come sono tutto sommato apprezzabili la demo version di “The Anvil Of Hate” e la riedizione del classico “The Banshee” originariamente presente solo sulla compilation “The Last Axeman”. L’acquisto della ristampa di “Metal Nation” è in definitiva abbastanza consigliato, visto che ci ripresenta un gruppo che con questa uscita nel 2009 batteva il suo colpo migliore, grazie ad un power metal robusto e non zuccheroso, così distante dal metal alla Accept che si può ascoltare adesso sull’ultimo “Crimen Excepta”. Alle volte scoprire il passato può anche fare piacere…