CULT OF LUNA – Eternal Kingdom

Pubblicato il 10/06/2008 da
voto
7.5
  • Band: CULT OF LUNA
  • Durata: 01:00:59
  • Disponibile dal: 14/06/2008
  • Etichetta:
  • Earache
  • Distributore: Self

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Probabilmente i Cult Of Luna non riusciranno mai a liberarsi del fastidioso paragone con gli Isis e tutto il filone statunitense del cosiddetto “post”. Il gruppo, a dire la verità, non ha mai palesemente scopiazzato l’operato dei suoi colleghi americani, prediligendo spesso – almeno negli ultimi tempi – un approccio più scorrevole e “orecchiabile”, però è anche vero che le due formazioni hanno influenze in comune e che spesso si sono mosse su coordinate piuttosto simili. Ne è un perfetto esempio l’attacco di “Owlwood”, opener di questa nuova opera degli svedesi: non siamo affatto di fronte a un plagio, tuttavia anche un ascoltatore disattento potrà accorgersi di come gli Isis abbiano qualcosa di analogo nel loro repertorio. Dunque, che passino tranquillamente oltre coloro che sono in cerca di un sound del tutto unico: i Cult Of Luna non sono cambiati di una virgola… anzi, potremmo quasi affermare che questo è forse il disco più prevedibile della loro discografia. Se però, al contrario, non avete mai prestato particolare attenzione alla singolarità di una band, allora procuratevi “Eternal Kingdom”, inseritelo nello stereo, abbassate le luci e sedetevi in poltrona… le emozioni non tarderanno ad arrivare. Del resto, se i Cult Of Luna sono diventati nonostante tutto un nome di spicco della scena post hardcore è perchè i loro album sono sempre stati alfieri di composizioni di notevole qualità. “Eternal Kingdom” non fa eccezione, offrendoci dieci nuove tracce altamente curate ed evocative, che vedono i nostri rivisitare il sound degli ultimi due full-length (quello etereo e più vicino a stilemi post rock che hardcore/sludge, per intenderci) tramite un groove e una potenza che rimanda vagamente ai loro esordi. In sintesi, un mix di tutti i loro album fin qui pubblicati. Proprio come accennato, nulla di realmente sperimentale o audace. Eppure, il risultato si fa apprezzare. E non poco. Complice anche l’intrigante concept sul quale è basato il platter (il diario di un assassino rinvenuto dalla band nei pressi della sua sala prove, che è situata in un ex manicomio), non si riesce a fare a meno di ascoltare la tracklist tutta d’un fiato e di indugiare sulle sofisticate trame di composizioni fantastiche come “Ghost Trail” e “Following Betulas”. Basta poco per capire che “Eternal Kingdom” sia il parto di una band matura, ma, al tempo stesso, quest’ultimo è anche un album che potrebbe dividere, vista la forte aderenza a schemi più volte impiegati dai nostri in passato. Per quanto ci riguarda, lungi da noi definirlo un vero e proprio must, ciò nonostante siamo prontissimi a concedergli svariati ascolti.

TRACKLIST

  1. Owlwood
  2. Eternal Kingdom
  3. Ghost Trail
  4. The Lure (Interlude)
  5. Mire Deep
  6. The Great Migration
  7. Osterbotten
  8. Curse
  9. Ug’n
  10. Following Betulas
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