5.5
- Band: CULTED
- Durata: 00:46:38
- Disponibile dal: 10/09/2009
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Masterpiece
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"Below The Thunders Of The Upper Deep" è la prima uscita sotto Relapse dei Culted, band fautrice di un blackened doom metal dalle atmosfere gelide e asettiche. La particolarità della band è che i suoi tre quarti strumentali sono canadesi e residenti in Canada, mentre il cantante abita in Svezia: l’album è stato composto tramite lo scambio di idee e di tracce via internet, senza che di fatto i quattro si siano mai trovati tutti insieme nella stessa stanza. Il blackened doom proposto dal quartetto non risente della lontana influenza crust di altre band del genere (ad esempio le nipponiche Gallhammer), è un disco invece dai suoni tipici del metal, più freddi e meno "marci". Si potrebbe dire che ogni tanto si ha l’impressione di avere un gruppo drone (con molta meno ricerca sul suono, però) che suona black. I riff non sono particolarmente originali, e per sentirne uno veramente riuscito bisogna aspettare la quinta traccia, "Gunburn". L’asetticità del disco non aiuta certo il coinvolgimento emotivo e le tracce scorrono abbastanza anonime a essere sinceri: oltretutto la durata media è abbastanza alta, e senza una ricerca sul suono personale che caratterizza altri gruppi del genere o una particolare originalità nel songwriting è difficile mantenere l’attenzione. Non un disco particolarmente riuscito insomma, speriamo solo a causa dell’acerbità della band.