CULTURA TRES – Camino De Brujos

Pubblicato il 01/04/2023 da
voto
6.0
  • Band: CULTURA TRES
  • Durata: 00:43:59
  • Disponibile dal: 07/04/2023
  • Etichetta:
  • Blood Blast

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Immaginate i Sepultura del periodo “Chaos A.D.”: un sound ancora in parte legato alle cavalcate infernali di “Arise”, modernizzato e quadrato, con particolare attenzione a quegli elementi etnici à la “Kaiowas”, aggiungete una spruzzata di hardcore, che alla fine non guasta mai quando si parla di metal sudamericano, premete play e preparatevi a tre quarti d’ora di spudorato cazzeggio.
Spudorato perché, se fossimo nella prima metà degli anni Novanta e questo disco fosse arrivato nei negozi con in copertina “Sepultura” e un bell’adesivo di una volta con elenco degli ospiti presenti, il nostro stupore sarebbe stato relativo, senza quasi alcun dubbio sul fatto che dietro ci fossero i quattro di Belo Horizonte: diversi, certo, ma fedeli alla loro continua evoluzione. La costruzione dei brani, la distorsione delle chitarre (forse anche qui private di un paio di corde?), la struttura degli assoli, i pattern di batteria secchi e al tempo stesso sperimentali, l’approccio vocale abrasivo di Max, i rallentamenti d’atmosfera… tutto quello che definiva il suono dei Sepultura in quel mirabile lustro viene qui introiettato e rielaborato, quando non replicato, quasi senza vergogna.
L’unica differenza è come sorpresa! sorpresa! qui al basso ci sia Paulo Jr. e suoni per davvero, a questo giro. Messi i puntini sulle i in termini di originalità, arriva un’altra riflessione: i Cultura Tres nascono come band stoner/sludge, magari non di prima fascia e sotto i riflettori, ma con già tre album all’attivo; solo in un paio di brani del precedente disco emergeva qualche vago indizio di sonorità trashcore e parallelamente in questo “Camino De Brujos” si sente qualche reminescenza del passato in un paio di assoli diluiti in vaga salsa psych o più nettamente su “The Land”. Caso a parte è “Zombies”, dove la componente sludge prende una piega etnica che tutto sommato rientra nel quadro cavaleresco. Al di là del sacrosanto diritto a mutare gusti e attitudine, è insomma difficile capire se il netto cambio di direzione musicale abbia semplicemente attratto Paulo Jr., spingendolo ad aiutare una band comunque nota nel sottobosco, o se questo cambio repentino sia stato anche perseguito in funzione dell’ospite di turno.
Tutto sbagliato, quindi? No, i pezzi funzionano anche, ma vi sfidiamo a ricordarvene uno, o della band, anche solo tra qualche mese, se non come il gruppo dove a un certo punto ha suonato Paulo Jr… senza voler malignamente sottolineare che una sua prestazione alle quattro corde non è proprio il primo motivo per comprare un disco.

TRACKLIST

  1. The World And Its Lies
  2. Time Is Up
  3. Signs
  4. The Land
  5. Proxy War
  6. 19 Horas
  7. Zombies
  8. De Maracay
  9. The Smell Of Death
  10. Camino De Brujos
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