CYSTIC – Palace of Shadows

Pubblicato il 06/08/2023 da
voto
6.5
  • Band: CYSTIC
  • Durata: 00:35:33
  • Disponibile dal: 11/08/2023
  • Etichetta:
  • Chaos Records

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Tocca sottolinearlo ancora una volta: si fa sempre più fitta la schiera di death metal band provenienti dal Pacific Northwest degli Stati Uniti. I Cystic sono infatti l’ennesimo nome a sbucare da quel rigoglioso panorama che negli ultimi anni ci ha regalato formazioni di grosso calibro come Mortiferum, Fetid, Witch Vomit, Triumvir Foul o Cerebral Rot. Il batterista dei Nostri, Julian Rhea, è difatti anche in forza ai primi due nomi della lista, a sottolineare come questa scena sia affiatata e propensa all’incontro e alla collaborazione.
Tornando ai Cystic, questo “Palace of Shadows” è il loro primo full-length dopo una manciata di demo ed EP pubblicati fra il 2018 e il 2020. In origine, il gruppo – i cui membri provenivano da esperienze death-thrash o persino crossover – era solito mettere in mostra un approccio abbastanza libero alla composizione, recuperando a tratti una spontaneità punk che poteva collocarlo vicino a una realtà come gli Acephalix. Successivamente, con l’ingresso dell’esperto Rhea alla batteria, la proposta ha preso una piega più pesante e cupa, tanto da arrivare a flirtare leggermente con influenze black e doom, per un risultato finale non lontano dal sound dei Vastum, altro nome americano che i cultori del circuito underground death metal contemporaneo senz’altro conosceranno bene.
Già dal titolo, “Palace of Shadows” prova a dare risalto a questo cambio di atmosfera, ma bastano effettivamente pochi ascolti per avere definitiva conferma dell’indurimento dei Cystic, la cui musica si è fatta appunto più quadrata, meno barbara, maggiormente disposta alla sovraincisione e all’accenno di armonia (accenno, sia chiaro). Siamo al cospetto di un death metal dai toni foschi che può appunto avere punti di contatto con i suddetti Vastum o con i veterani Cruciamentum (Daniel Lowndes ha infatti curato il mastering del disco): un suono quindi che evoca un mood decadente e che non si presta a chissà quali cambi di registro.
L’opener “Pestilential Throne” è molto buona, così come la successiva “Palace of Shadows and Blood”, dall’incipit più doom e dall’atmosferico finale, mentre il resto della tracklist risulta un po’ troppo incentrata su se stessa, ingabbiata in un mondo piccolo nel quale non c’è spazio per grandi guizzi e novità. Alla fine dei conti, questo è un tipo di musica dove la differenza la fanno i riff: nessuno chiede una rivoluzione, ma il lavoro di chitarra deve essere ispirato e deve catturare l’attenzione dell’ascoltatore. Si può dire che un episodio come “Stygian Deeps” abbia anch’esso una struttura interessante, ma “Palace of Shadows”, nel complesso, nonostante l’ottima prova di Rhea, non possiede il tiro di un moderno caposaldo del genere come un “Convocation of Crawling Chaos”, nè l’estensione di certe fortunate opere dei suddetti vicini di casa dei ragazzi. Si tratta di un discreto primo full-length, ma serve qualcosina in più per emergere davvero.

 

TRACKLIST

  1. Vista
  2. Pestilential Throne
  3. Palace of Shadows and Blood
  4. Duly Drowned
  5. Stygian Deeps
  6. XIII (A Reprise in Blood)
  7. Core of the Maelström
  8. Nebulus Legion (Of the Somber Sea)
  9. Afterglow
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