7.0
- Band: DAEDALUS
- Durata: 00:57:14
- Disponibile dal: 31/01/2009
- Distributore: Audioglobe
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Con gli importanti innesti di Davide Merletto e Andrea Torretta (rispettivamente voce e chitarra), i Daedalus ritornano dopo sei anni di silenzio a far sentire la propria voce con il secondo disco di carriera. La ritrovata stabilità della nuova formazione, unita all’ottima produzione (con tanto di mixaggio a cura di Roland Grapow), sembra aver giovato non poco al quintetto ligure che alla luce di questo “The Never Ending Illusion” compie un fondamentale salto di qualità. Sin dalle prime note ci troviamo immersi in un progressive metal dalle tinte oscure capace di racchiudere anche all’interno della stessa canzone umori differenti come accade nell’ottima “A Journey To Myself”, divisa tra stacchi heavy e un refrain portante leggero e sognante. Il meglio di sé la band genovese lo esprime attraverso una canzone emozionale e contraddistinta da splendide linee vocali come “Life”, o sviscerando l’accentuata vena malinconica del lento atipico “Cold Embrace”. Non mancano per la verità episodi durante i quali il quoziente tecnico (sempre elevato) prende il sopravvento sulla canzone, causando una scarsa fruibilità del pezzo stesso: non stiamo parlando della bellissima strumentale “Horizons In A Box”, ma dell’opener “Perfect Smile” ad esempio, che in più di un frangente si perde in cambi di tempo jazzati e girandole strumentali riservate ai progster più incalliti. A chiudere in bellezza ci pensa “Mare Di Stelle”, suggestivo episodio intimista con cantato in italiano che rivela l’ennesima faccia di un gruppo in netta crescita che merita spazio e attenzione.