7.0
- Band: DAEMONIAC
- Durata: 00:43:50
- Disponibile dal: 01/01/2017
- Etichetta:
- Xtreem Music
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Giunti al traguardo del primo full-length, i Daemoniac continuano il loro percorso di rivisitazione delle tipiche sonorità swedish death metal Anni ’90. Raggiunti in questa occasione dal chitarrista Nicolò Brambilla, già in forza agli Ekpyrosis, i Nostri prendono le mosse dal buon EP “Lord of Immolation” (2015) e ci regalano un’altra fumante colata di metallo della morte dai toni classicissimi, elaborata però tramite un songwriting molto attento ed equilibrato, spesso sfociante in composizioni dalla durata elevata. Max – bassista, cantante e leader della formazione lombarda – ci ha già abituato a ad episodi molto strutturati con gli storici Horrid, quindi la sorpresa di trovarsi davanti a brani lunghi cinque o sei minuti è relativa; piuttosto, ci si sorprende del continuo valore dei riff che il gruppo elargisce. La materia di base è stata esplorata in lungo e in largo negli ultimi anni, da band più o meno note, ma i Daemoniac evidentemente, a differenza di vari colleghi, sanno ancora come scovare il guizzo necessario per confezionare un pezzo vivace e interessante. Per tutto il percorso del disco siamo dalle parti di una miscela di Entombed e Dismember dei rispettivi primi due album, ma la rassegna presenta appunto più di una indovinata variazione sul tema. Così, anche se i tre si sono semplicemente cimentati in ciò che sanno fare meglio, senza pretesa alcuna di innovazione o attenzione per l’hype del momento, da parte nostra non è difficile notare una buonissima cura nei cambi di tempo, uno spiccato brio nel riffing di chitarra e una generale vitalità che porta subito l’album a farsi segnalare come un prodotto sentito e genuino. “Spawn of the Fallen” non aggiunge nulla di nuovo alla storia di questa musica, tuttavia conferma l’apprezzabile capacità di scrittura dei Daemoniac, posizionandosi certamente al top nella possibile classifica dei loro lavori.