DAGOBA – Face The Colossus

Pubblicato il 07/10/2008 da
voto
7.5
  • Band: DAGOBA
  • Durata: 00:50:35
  • Disponibile dal: 10/10/2008
  • Etichetta:
  • Season Of Mist
  • Distributore: Audioglobe

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“Face The Colossus”: affrontate il Colosso, sfidatelo pure se ne avete il coraggio! E’ questo ciò che ci intimano di fare i francesi Dagoba, attesissimi al ritorno sulle scene dopo l’exploit qualitativo – e pure commerciale! – del precedente, ottimo “What Hell Is About”. Partecipazioni a numerosi festival, l’apprezzato tour di supporto ad In Flames e Sepultura, l’apertura per i Metallica: nei due anni trascorsi in giro per l’Europa, Shawter e compagni non sono stati certo a corto di soddisfazioni, ed è così che questo mostruoso ed imponente come-back discografico – il titolo è piuttosto significativo, non trovate? – va ad assumere proporzioni veramente importanti. Dunque, diciamo subito che i Dagoba non deludono le attese e, dopo i primi entusiastici ascolti, ci eravamo ritrovati a pensare “Face The Colossus” quale disco dell’anno; poi però, andando a rispolverare l’appeal consolidato di brani vecchi quali “Cancer”, “The Man You’re Not” oppure “It’s All About Time”, ci siamo dovuti purtroppo ricredere: a nostro parere, pur essendo sicuramente un lavoro di cui impadronirsi senza alcun dubbio, il nuovo Dagoba è un pelo inferiore a “What Hell Is About”. Non ci sono ragioni precise, probabilmente si scende molto nel gusto personale: l’atmosfera di questo Colosso è in generale parecchio decadente, di taglio ovviamente futuristico e carica di campionamenti che ricordano rumori di macchinari in agonia; le tastiere sono aumentate in quantità e generano profondi ed apocalittici tappeti sonori; il riffing, assolutamente brutale e a tratti parossistico, si fonde in un liquame denso e monolitico con una sezione ritmica ingigantita dalla produzione-monstre del maestro Tue Madsen (Rick Rubin? Ma per favore…); l’arcobaleno vocale di Shawter spazia con furore e pathos dal pulito ad un quasi-growl possente, senza mai però arrivare a grugniti incomprensibili; la band ha in generale accentuato il suo lato melodico – ne sono dimostrazione la semi-ballad “The World In Between” e la catchy “Silence #3” – ma allo stesso tempo ha reso più devastanti alcuni breakdown assassini, presi in prestito direttamente dall’armamentario dei gruppi death-core più in voga. La partenza incendiaria della breve intro “Abyssal”, della title-track (LA canzone del 2008?) e di “Back From Life” stenderebbe con facilità un qualsiasi T-1000 in sovraccarico; “Orphan Of You” riporta alla mente sepolti echi blackish; “The Nightfall And All Its Mistakes”, “Somebody Died Tonight” e “The Crash” sono da post-apocalisse pura; chiude “Sudden Death”, a darci la mazzata finale. Insomma, sebbene non raggiungano gli eccelsi livelli del recente passato, i Dagoba rinfocolano la New Wave Of French Metal alla grande e “Face The Colossus” li proietterà probabilmente ancora più sulla cresta dell’onda. Se non avete timore del mostro cthulhoide raffigurato in copertina, allora andate pure alla cieca contro il Colosso: voi siete quelli minuscoli in basso a destra e probabilmente avrete voglia di morire. 

TRACKLIST

  1. Abyssal
  2. Face The Colossus
  3. Back From Life
  4. Somebody Died Tonight
  5. The World In Between
  6. Transylvania
  7. Orphan Of You
  8. The Nightfall And All Its Mistakes
  9. Silence #3
  10. The Crash
  11. Sudden Death
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