7.0
- Band: DANTALION
- Durata: 00:43:12
- Disponibile dal: 14/11/2014
- Etichetta:
- Sleaszy Rider Records
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Come era facilmente prevedibile, la rivoluzione della lineup avvenuta negli ultimi due anni ha finito per influenzare il suono dei Dantalion, che da un depressive/melodic black metal sono passati ad un doom dai contorni extreme metal. Di certo non è cambiata l’atmosfera dei brani degli spagnoli, che si conferma plumbea e tragica, ma per “Where Fear Is Born” è il caso di dimenticarsi delle partiture più vivaci e aggressive che infarcivano alcune delle vecchie canzoni. Curiosamente, non è stata amplificata quella componente “katatonica” che già si sentiva in passato: forse tali spunti venivano suggeriti da uno degli ex membri, visto che nel nuovo album si sente di più l’influsso di altri luminari del doom-death, dai soliti My Dying Bride per arrivare a Novembers Doom e primi Septic Flesh. “Where Fear Is Born” è composto da sette tracce piuttosto simili fra loro: una uniformità che forse avrebbe potuto penalizzare un album lungo e totalmente votato al doom più puro; tuttavia, non è questo il caso del gruppo di Vigo, che qua e là fa valere il proprio background estremo sotto forma di alcune ritmiche più sciolte e di una discreta capacità di sintesi. La formula alla base di ogni singolo pezzo è quasi sempre la stessa, ma la buona ispirazione del guitar-work – che si prodiga in diversi spunti solisti dall’anima passionale – evita di ridurre il lotto ad un informe polpettone. Anche il nuovo cantante, tale Diego, contribuisce poi alla riuscita del disco: il suo growl e il pulito (usato con parsimonia) non sono personalissimi, ma tutto sommato ben si sposano con le trame musicali, trasmettendo un senso di cura e compattezza all’intero lavoro. Forse in passato i Dantalion erano più coinvolgenti, ma anche in questa veste maggiormente greve dimostrano di essere una formazione esperta e capace. I fan più legati al lato black metal dei Nostri potranno sempre continuare ad ascoltare il vecchio repertorio, mentre tutti gli altri con “Where…” magari scopriranno una doom-death metal band dal discreto tiro.