Originari di Porto Rico, i Dantesco approdano all’italiana Cruz Del Sur Music e pubblicano anche in Europa “Pagano”, il loro secondo lavoro in studio. La band propone un heavy classico caratterizzato da atmosfere epiche e doomy che trae ispirazione da band quali Candlemass, Black Sabbath o Mercyful Fate. “Santa Croce Titulus” e “La Ultima Visita De Grendel”, i primi due brani del disco, sono anche i migliori. Trattasi infatti di due canzoni discrete, dove il riffing corposo della coppia Ramon De Jesus – Joel Carrasquillo si associa in maniera convincente e abbastanza originale al cantato baritonale interamente in spagnolo di Erico La Bestia. La band, dal punto di vista compositivo e strumentale, appare matura e preparata, il problema sta nella voce di Erico che dalla terza traccia, “Por Tu Santo Amor”, in poi si sposta dal cantato pieno e profondo di inizio disco, ad uno screaming che pare una brutta copia di Tim Ripper Owens incrociato al vecchio stile di Chris Boltendahl dei Grave Digger. È così che gli sforzi del gruppo volti a produrre canzoni varie, con diversi cambi di tempo e atmosfere ricche di break melodici e arpeggi, viene praticamente vanificato. Per accorgersi di questo macroscopico difetto basta ascoltare la traccia appena menzionata o “Su Sangre Es Mia”, dove il cantante sembra più intenzionato ad urlare che cantare. Peccato perché se avesse utilizzato solo l’approccio più operistico, il giudizio sarebbe stato sicuramente positivo e a riprova di questo ci sono brani come il lento acustico “De La Mano De La Muerte” e buona parte dell’epica “Aquila De Sangre”. Un bell’artwork e dei suoni complessivamente ben fatti, non bastano per alzare la valutazione di questo disco sin sopra la sufficienza.