
5.0
- Band: DANZIG
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
Un epitaffio, ecco a cosa mi fa pensare questo live. Una scritta posta sulla tomba della carriera dei Danzig. Se gli ultimi album infatti non avevano convinto molto ne’ i fan ne’ la critica, con questo live, Glenn, non riesce a tirare su le sorti della sua creatura che ormai pare persa nella nebbia del “successo ad ogni costo”. L’ album e’ composto da due dischi registrati uno tra il 1992 e il 1994 e il secondo preso direttamente dal tour di supporto all’ ultimo album, quindi datato a circa un anno fa. Colpisce subito l’ utilizzo delle registrazioni di concerti vecchi ormai piu’ di 8 anni e con una formazione che e’ solo un ricordo, visto i piu’ o meno recenti cambi che hanno interessato tutti gli strumentisti dei Danzig, a parte ovviamente Glenn. Tutto cio’ rende sempre piu’ forte la sensazione di una band che ormai sta raschiando il fondo del barile, e infatti se le registrazioni sono molto valide a livello esecutivo peccano moltissimo proprio nella voce di Danzig: ogni tanto stonata, ogni tanto veramente stentata… Comunque stiamo parlando di concerti vecchi di 6/8 anni quindi penso sia inutile soffermarvisi piu’ di tanto. La produzione dell’ album, affidata sempre all’ onnipresente Glenn, e’ veramente di basso livello portando l’ album ad essere facilmente confuso per un Bootleg piuttosto che per un live ufficiale ( la cosa sarebbe stata comprensibile per il primo disco, ma che dei concerti registrati un anno fa appaiano cosi’ confusi e pasticciati mi sembra assurdo, soprattutto dopo aver ascoltato i live che sono usciti ultimamente ). La scelta dei pezzi e’ azzeccata visto che la presenza di due dischi ha reso possibile l’ inserimento di un po’ tutti i pezzi storici ( “Mother”, “Godless”, “Twist Of Cain”… ). Da notare una sintomatica mancanza dei pezzi piu’ recenti. Insomma se non conoscete i Danzig prendete i vecchi album, quelli dall’ I al IV, per intenderci, invece se siete dei fans preparatevi ad un album non brillante.