DARK FUNERAL – Diabolis Interium

Pubblicato il 04/10/2001 da
voto
8.0
  • Band: DARK FUNERAL
  • Durata:
  • Disponibile dal: //2001
  • Etichetta:
  • No Fashion Records
  • Distributore: Audioglobe
Streaming non ancora disponibile

I Dark Funeral sono tornati, e sono qui per intonare il loro Requiem all’umanità. Volevano scrivere l’album di una vita, il capolavoro insuperabile, la pietra miliare indiscutibile, e non solo sono riusciti a centrare pienamente il loro obiettivo, ma sono addirittura arrivati a comporre qualcosa che senza dubbio segnerà inequivocabilmente il destino del black metal; un lavoro talmente ambizioso ed imponente nella sua struttura che non lascia tregua fino all’ultimo secondo, tra anthem generazionali ed autentiche dichiarazioni di guerra alla razza umana, esalazioni mortifere di una civiltà sull’orlo del collasso, celebrazioni di un delirio esistenziale che solo le arti occulte possono assolvere. “Diabolis Interium”, parlando ora più tecnicamente, era l’album che i Dark Funeral dovevano scrivere per allontanare definitivamente le critiche che da sempre accompagnano i nostri riguardo la presunta subordinazione agli amici Marduk, rei anche il tipico Abyss-sound che ha caratterizzato in passato entrambe le band, e la similarità di certe scelte stilistiche che hanno portato ad identificare i nostri come dei gregari della band di Morgan; ed oltre a sfatare quindi questo mito, Lord Ahriman e soci riescono a rendersi artefici di una crescita artistica a dir poco sbalorditiva, sia dal punto di vista meramente tecnico/esecutivo che da quello compositivo: mai come ora ai Dark Funeral riusciva di limitare tutto il superfluo distillando arguzie e finezze con un talento che mai finora era stato espresso in queste proporzioni. Se infatti due ottimi (e sottolineo ottimi) album come “The Secrets Of The Black Art” e “Vobiscum Sathanas” erano stati ‘soltanto’ degli ottimi album, con “Diabolis Interium” le cose cambiano notevolmente a tal punto da convincerci di avere a che fare con una band ed un disco che desiderano rimanere nella storia, senza che alcuno di noi possa muovere alcuna perplessità nei loro confronti. Beatblasting a non finire, vocals maligne e chitarre monolitiche come non mai sono gli elementi di forza di uno degli album dell’anno, tra ossianico rispetto della tradizione e morbosa necessità di superare e superarsi. “Heart Of Ice”, “Goddess Of Sodomy”, “Thus Have I Spoken”, “Armageddon Finally Comes” e soprattutto la monumentale “Hail Murder” sono i titoli di alcuni degli otti nuovi inni per la black metal generation del terzo millennio: segnateveli, tra poco saranno le vostre ave maria e padre nostro. Hail Murder, Hail Armageddon!

TRACKLIST

  1. The Arrival Of Satan’s Empire
  2. Hail Murder
  3. Goddes Of Sodomy
  4. Diabolis Interium
  5. An Apprentice Of Satan
  6. Thus Have I Spoken
  7. Armageddon Finally Comes
  8. Heart Of Ice
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